Roberto Calderoli, ministro Caterpillar: "Perché Berlusconi non parla"
Nessuna voglia di litigare, ma di convincere tutti che l’autonomia differenziata "non è la bandiera elettorale della Lega, ma quello che serve a questo Paese". Con tutte le garanzie che ci saranno, assicura Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le autonomie, al Corriere della Sera: nel percorso che dovrà portare a stabilire i Lep (livelli essenziali di prestazioni), necessario per devolvere varie potestà legislative dello Stato alle Regioni che lo chiederanno (con trasferimento di risorse); nella Cabina di regia che vedrà coinvolto "il gotha del costituzionalismo e dell’economia italiana, perché andranno definiti quali sono i diritti sociali e civili dei cittadini: voglio vedere, quando si saprà chi parteciperà ai lavori, chi avrà ancora dubbi". Dubbi in verità affiorano anche nella maggioranza. Fratelli d'Italia non scalpita, Silvio Berlusconi ieri non ha dedicato una parola al tema. Antonio Tajani chiede di fare "bene e non presto".
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"Berlusconi non ne parla - osserva Calderoli - perchè la dà per scontata. Ho parlato con lui direttamente in questi giorni, e mi ha assicurato che non c’è nessun ripensamento ma che la riforma va fatta bene, e a lui come a Tajani dico che ci sono due canali da seguire. Primo, appunto, la cabina di regia, che in un anno dovrà definire i Lep. Secondo, la legge di attuazione la deciderà il Parlamento, non il governo. Salvini ha parlato di riforma nel 2023 perché ci vuole più o meno un anno per portare a compimento una legge ordinaria come questa".
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Il timore è che FdI e FI vogliano evitare di puntare così forte sull’Autonomia che non solo avvantaggerebbe la Lega ma potrebbe scontentare i loro elettori del Sud: "Questa storia della Lega che vuole fare in fretta per vincere le Regionali non ha senso. Ho presentato il mio testo il 29 dicembre all’esame degli uffici necessario perché approdi in Consiglio dei ministri, ora tutti insieme faremo un cronoprogramma, poi andrà in Cdm. Quale sarebbe la forzatura? Sulla polemica che il Sud sarebbe svantaggiato, mi si dica un solo punto del mio testo da cui si evince che si danneggiamo le regioni meno ricche, una riga, un comma. Si parla solo per parlare! È il sistema attuale che ha permesso una sperequazione netta, anche per questo bisogna cambiare". Quanto a Roma Capitale: "Nella mia riforma sul federalismo fiscale, per decreto legislativo già attribuivamo a Roma funzioni particolari. Poi per renderla una sorta di città-Stato come credo sia opportuno, serve una riforma costituzionale, e questa non è materia che tratto io. Detto ciò, vorrei anche che sul territorio gli enti locali magari si occupino perbene di rifiuti a Roma come si fa a Bergamo", ha concluso Calderoli.