Non dev'essere un momento facile per Elly Schlein. La candidata alla segreteria del Pd alle prossime primarie di febbraio è all'inseguimento, difficile, del favorito Stefano Bonaccini. Un derby, tra il governatore dell'Emilia Romagna e la sua vice, che passa anche dalla guerriglia sulle regole del voto, tra gazebo e modalità online. Tutto surreale, certo, ma il nervosismo è tangibile. Una prova Elly l'ha fornita in un nervoso faccia a faccia con un giornalista della Stampa a Milano.
Piazzapulita, la Sardoni gela Elly Schlein: "Cosa vuol dire?"
"Cosa succede se lei vince e se lei perde? C'è il rischio della scissione?", chiede Alessandra Sard...
Poche ore prima Bonaccini aveva annunciato di essere pronto a riaprire le porte del partito a due scissionisti storici e assai ingombranti, Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema. Molti militanti sembrano contrari a questo scenario, ma il giornalista ne chiede conto direttamente alla Schlein, che alle spalle è sostenuta da buona parte dei "mammasantissima" della ex Ditta.
Boschi smaschera Schlein con una foto: "Solo qualche giorno fa"
Non basta a Elly Schlein la per certi versi disastrosa intervista a Piazzapulita. Ci pensa Maria Elena Boschi ad azzoppa...Replica assai piccata dell'ex attivista nonché punto di riferimento delle Sardine (fu scelta come vice da Bonaccini proprio per questo): "Ascolti - si rivolge in malo modo all'inviato della Stampa -, sono qui per parlare di Milano, se vuole un'intervista le do il numero del mio portavoce che ora non è presente...". "Non era un'intervista - commenta il cronista oggi sul quotidiano torinese diretto da Massimo Giannini -, ma una semplice domanda. Serve il portavoce?".
PiazzaPulita, Formigli demolisce Schlein su immigrati e voto-farsa
Siamo a PiazzaPulita, la trasmissione di Corrado Formigli, la puntata è quella di giovedì 12 gennaio in on...Evidentemente la Schlein fatica a reggere la tensione di queste settimane, o forse annusa aria di sconfitta. Anche per questo continua a ribadire che nel Pd non c'è alcun rischio di scissione, a prescindere dal risultato del congresso e delle primarie. E anche il suo appello, piuttosto scolastico, a una guida "più plurale che non abbia paura di circondarsi di chi è più competente e non di chi è più fedele" risulta più che altro un modo per tirare a sé l'elettorato meno radicale e più scettico.