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Tremonti mette in guardia il governo: "Non è la via costruttiva"

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Utilizzare il Mes "è possibile, ma si deve partire da quello che ha detto la commissione europea a dicembre a Bruges sulla ristrutturazione dell’economia europea, cioè basta con i divieti di aiuto". Lo dice chiaro e tondo Giulio Tremonti. Il presidente della commissione Affari esteri della Camera, in occasione dell’evento organizzato a Milano per la campagna elettorale in Lombardia, ricorda il discorso del cancelliere tedesco: "Noi abbiamo un enorme interesse che si sviluppi quella linea e un governo forte come quello italiano può farlo, ma se dici ’no a priori al Mes perché può essere Frankenstein, e lo è stato, non è la via costruttiva. Se dici ’voglio che si faccia un vero ragionamento sull’industria e sulla società europea credo invece sia la via giusta". Insomma l'esponente di Fratelli d'Italia, nonché economista, sembra mettere in guardia il governo.

 

 

Proprio sull'esecutivo si sofferma ancora una volta. In questo caso Tremonti prende le difese di Giorgia Meloni e alleati. Il motivo? Le accise e il caro carburanti: "Quello che è stato fatto dal governo che c’era prima è stato usare per fini fiscali l’inflazione, di fatto ha tassato gli aumenti e, riscuotendo più imposte, restituiva una parte con concessioni graziose dette bonus".

 

E ancora: "Quello che sta nel programma di FdI è realmente la sterilizzazione delle accise ossia non si vuole l’extra gettito, non si vuole prendere di più, si vuole evitare gli aumenti: la polemica sul programma per cui è infondata". L'ex ministro è dunque convinto che "la scelta fatta di mettere i pochi soldi che c’erano sulle bollette di chi ha meno, sul carrello della spesa, sulla sanità è stata una scelta giusta. Le polemiche hanno un loro logica, ma non le capisco molto". 

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