Vittorio Sgarbi e Morgan, la rissa: "St***o", "Topo". Tutto finito
Uno scambio di messaggi durissimi tra Vittorio Sgarbi e Morgan. Ne rende conto il sito www.mowmag.it, che riporta il contenuto della chat Whatsapp tra il sottosegretario alla Cultura e il musicista milanese leader dei Bluvertigo, suo collaboratore al Ministero guidato da Gennaro Sangiuliano.
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Le chat "della guerra" sono quella Rinascimento Dissoluzione e un'altra, privata. "Tutto - scrive il sito - sembra nascere dal mancato sostegno da parte del critico d'arte sul caso Tenco". A quel punto, volano gli insulti: "Non hai un cuore". "Sei un topo". "Tu uno str***o, mi hai solo usato". "È merito mio se sei sottosegretario". "Ma forse - sospettano a Mowmag - c’è anche la mancata nomina di Morgan a un ruolo a lungo promesso legato al ministero. È la fine di un'amicizia, ma anche di un sodalizio che prometteva grandi progetti a livello culturale?".
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Tutto accaduto in pochi minuti, in quella che viene definita "una serata di ordinaria follia" sotto gli occhi attoniti di chi leggeva i messaggini di fuoco scambiati dai due tra i più celebri "ribelli" del mondo della cultura pop italiana. Marco Castoldi, il vero nome all'anagrafe di Morgan, sarebbe rimasto deluso dal mancato supporto di Sgarbi nella sua battaglia per dare maggior risalto al patrimonio artistico del grande Luigi Tenco, una delle storica campagne dell'artista ex giudice di X Factor. Nella chat pochi gli hanno dato man forte e così, sottolinea Mowmag, Morgan "ha iniziato a buttare fuori tutti coloro che non partecipavano alla discussione". A quel punto lo stesso Sgarbi prima "ha estromesso lo stesso cantautore dal gruppo e nel mentre lo stesso si è sfogato in un'altra chat che riunisce diversi artisti e personaggi (compreso Sgarbi) e che si chiama Ministero della Cultura".
"Chi mi ha pugnalato - è uno dei primi messaggi di Morgan, riferendosi a Sgarbi senza nominarlo - da me è sempre stato difeso, lo ha fatto perché, sostiene, io ho sporcato in casa sua, eliminando suoi amici, e aggiunge che sono uno stupido perché vado a cercare supporto da una massa di disperati, che invece lui conosce personalmente". E ancora: "Non vi fotte proprio un caz***o. Vivete come cento anni fa, convinti di essere moderni, ma siete nel Medioevo, ancora non vi siete accorti dell’invenzione del biciclo. Indignazione solenne per il vuoto culturale che state rappresentando. Sordi. Ciechi. Muti. Morti. Vuoti. Speriamo che l’intelligenza artificiale si sbrighi a produrre androidi, saranno sicuramente più passionali di voi". L'escalation è incontrollata: "Basta. È uno str***o, un mostro. Alcuni di voi hanno gli screenshot della discussione tra me e Sgarbi. Giudicate voi, io stacco e me ne fotto, chiudo tutto, siete (quasi) tutti delle mer***e umane. Affan***o miserabili". Gran finale: "Vado a bere del vomito di cane in lattina per provare una sensazione più gradevole delle parole di Sgarbi. Una persona che dice cose così cattive mi fa paura. Gli ho detto che è stato sleale e mi ha risposto che io sono un topo che con i suoi amici mi deride e che non si è mai illuso che io fossi meritevole. Non è un’amicizia, è una mia illusione, ma lui non mi è amico. Mi ha sempre solo usato".