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Giulio Tremonti, la profezia sull'Italia: "Siamo davanti a un salto della Storia"

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Giulio Tremonti non usa giri di parole e spiega quali sono gli scenari per l'Italia in vista di una eventuale ratifica del Mes: "Ho l'impressione che la discussione italiana sia fuori dallo spirito del tempo. Parto dall'ultima novità clamorosa: la proposta di un fondo europeo avanzata in un documento di sei pagine dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. Una scelta anticipata da un discorso a Bruges della presidente della Commissione Ursula von der Leyen", ha spiegato in una intervista a LaStampa.

 

 

Poi sull'ipotesi di un debito comune in Europa, Tremonti spiega: "C'è una ragione per cui avviene. È entrato in crisi il modello industriale tedesco basato sull'import di energia a basso costo dalla Russia e sull'export in Cina di prodotti ad alto valore aggiunto. Se consideriamo che in un'auto tedesca c'è il trenta per cento di componentistica italiana, ciò significa che la crisi è in Europa e dell'Europa, quella che fino all'inizio della pandemia vietava gli aiuti di Stato. Ciò avviene mentre la Casa Bianca introduce massicci aiuti pubblici all'economia, più o meno quel che i cinesi fanno da sempre".

 

Ma è a questo punto che l'ex ministro del Tesoro annuncia una svolta: "È in atto un salto della storia. Come ha detto bene Giorgia Meloni i problemi sono ben altri, e riguardano il futuro dell'economia. L'Europa non può restare l'unica isola mercatista". Infine con una battuta prova a spiegare quali sono i rischi legati al Mes: "L'auto può essere usata per andare al lavoro o per fare una rapina. Io mi riferivo alla possibilità, attraverso l'eventuale salvataggio delle banche, di imporre soluzioni simili alla vecchia Troika. Ora il problema non è più cosa c'è scritto dentro, ma il contesto politico. E quello è radicalmente cambiato. La Banca centrale detiene quasi un terzo dei titoli europei. Ci sono i bond per finanziare gli investimenti della Bei, quelli del Recovery plan, il fondo Sure".

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