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Pd, Bonaccini: "Se vinco, Meloni il mio primo incontro"

Stefano Bonaccini

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"Se divento segretario il primo incontro lo chiedo a Giorgia Meloni", dice Stefano Bonaccini da Arezzo, dove parla già da leader del Partito democratico. Il candidato alla segreteria dem intende vederla "per dire che troverà in me non un nemico ma un avversario che darebbe e pretenderebbe rispetto. Ad ogni critica aggiungeremo una proposta alternativa e se si trova un accordo si collabora nell’interesse degli italiani".  

 

 

Il governatore della Regione Emilia Romagna comincia con una critica: al governo "hanno un problema" sul caro carburanti. "La Meloni non deve spiegare all’opposizione o a me, ma agli automobilisti perché in Italia c’è il prezzo del carburante più alto d’Europa", tuona Bonaccini. "Lei ha fatto degli spot nel 2019" sul taglio delle accise "un po' di propaganda per dire che avrebbe fatto cose che non sta facendo, anzi fa l’esatto contrario". Di più, sostiene il candidato. "Non succede solo sulle accise, ma anche sulla sanità pubblica o sugli sbarchi. Meloni è andata in Ue a chiedere la redistribuzione dei migranti ma per anni ha parlato solo di blocco navale".

 

 

Per quanto riguarda il suo Pd, osserva Bonaccini, "credo che vada costruito un nuovo gruppo dirigente perché quando perdi da troppo tempo il gruppo nazionale va sostituito. Non dobbiamo mandare via nessuno ma qualcuno deve tornare in panchina". Anche perché, conclude il presidente emiliano, "governiamo due terzi dei comuni italiani, lì c'è una classe dirigente già pronta e che va portata nel partito nazionale". 

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