Alessia Morani e la foto "scandalo": "A destra sono più avanti", Pd demolito
È bastata una foto di Alessia Morani a scatenare la sinistra. Per alcuni "democratici" del Pd pubblicare su Instagram scatti con tanto di trucco e pizzo in vista è vietato. Lo ha denunciato Libero, dopo che il post condiviso dall'ex deputata ha visto una lunga sfilza di critiche. In particolare, l'ex deputata se l'è presa con Michele Testoni che - ha spiegato - "su Facebook dice di essere un insegnante e vice presidente del Comitato a Madrid del Pd e del Psoe". L'utente, secondo la Morani, avrebbe innescato il dibattito. "Ha scritto: 'una deputata del mio partito dovrebbe evitare questo reiterato tipo di fotografie, decisamente inappropriate'. E lui non sa nemmeno che non sono più deputata". Ma Testoni è in buona compagnia. Un certo Paolo Dagrada ha rincarato la dose dicendo che "c'è posto al grande fratello". E ancora, sullo scatto di Capodanno c'è chi grida: "Inappropriato". Insomma, per i paladini del femminismo le donne del loro partito non possono dimostrarsi tali.
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La Morani però non ci sta. Dopo aver criticato il Pd per vantare pochissime donne ai vertici, l'ex deputata si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "Il fuoco amico non lo immaginavo. A destra sono più avanti di noi, ci danno lezioni. Basta guardare la premier Meloni. Non rinuncia alla sua femminilità e nessuno le dice niente. Tra l’altro adesso la trovo più carina di alcuni anni fa. È aumentata la consapevolezza che ha di se, evidentemente". Da qui l'invito ai compagni dem di "essere meno bacchettoni, rispettare il ruolo delle donne che possono essere orgogliosamente femminili senza per questo essere etichettate".
"Scollati dalla realtà. Ecco chi deve guidarci": Morani, cannonate al Pd
Non è da meno Alessandra Moretti. L'europarlamentare del Pd prende le difese della collega, con un post al vetriolo: "Mortificare la tua femminilità. Questa frase è di una violenza incredibile. Solidarietà ad Alessia Morani e libertà per tutte le donne, ad ogni latitudine. Difficile pensare di condannare i regimi che reprimono la femminilità e poi lanciare pietre contro una donna che si mostra per quello che si sente ed è: bella e femminile". Che la sinistra abbia capito la lezione una volta per tutte? Chissà.