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Russia, Fazzolari: "La tregua di Putin? Vergognosa provocazione"

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"Il Putin che chiede la tregua per il Natale ortodosso è lo stesso Putin che ha fatto bombardare l'Ucraina anche il 24 e 25 dicembre?": se lo chiede il senatore Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all'Attuazione del programma di Governo. Il riferimento è alla decisione del presidente russo, che nelle scorse ore ha ordinato il cessate il fuoco in Ucraina in vista del Natale ortodosso. La tregua sarà valida da mezzogiorno del 6 gennaio fino alla mezzanotte del 7 gennaio. Inoltre lo zar ha invitato la parte ucraina a fare lo stesso, cioè a dichiarare un cessate il fuoco per consentire ai credenti di partecipare alle funzioni della vigilia e del giorno di Natale. 

 

 

 

"Con questa vergognosa provocazione Putin intende ribadire che la Russia non ha alcun rispetto per le tradizioni e la cultura degli altri Stati europei e che non riconosce al popolo ucraino neppure il diritto di festeggiare il Natale insieme alla Chiesa cattolica e alle altre Chiese ortodosse che utilizzano il calendario gregoriano - ha proseguito Fazzolari -. La tregua per il Natale ortodosso che segue ai bombardamenti durante il Natale cattolico rappresenta uno dei livelli più bassi raggiunti dal regime putiniano".

 

 

 

In effetti, la Russia non ha risparmiato l'Ucraina nemmeno il giorno di Natale, il 25 dicembre. Ci sono stati raid russi in tutto il Paese, con le sirene che suonavano a Kiev e in altre regioni e l'amministrazione comunale della capitale ucraina che aveva esortato le persone ad andare nei rifugi.

 

 

 

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