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Mario Monti, veleno sulla Meloni: "Devono tacere", attacco durissimo

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Non si tratta così Christine Lagarde. Non si può mettere in discussione la Bce. Non si fanno allusioni alla sua indipendenza. Il senatore a vita Mario Monti dalla "cattedra" di Repubblica bacchetta il governo Meloni e vuole dare lezioni di europeismo. L'ex premier in particolare ce l'ha con il ministro della Difesa Guido Crosetto che, commentando l'allarme lanciato Financial Times sul fatto che l'Italia è "l’anello debole" dell'eurozona, individua nella Banca Centrale Europea la causa principale. "Risponde solo a se stessa, con i suoi sbagli mette a rischio l'Italia. Il cambio repentino di politiche della Bce rischia di avere un effetto particolarmente negativo su di noi", ha dichiarato il ministro di Fratelli d'Italia.  Secondo Monti chiedere alla Bce una politica monetaria più lasca avrà l'effetto opposto. "Se l'obiettivo di certe dichiarazioni è evitare un rialzo dei tassi, esse non avranno seguito reale", dice a Francesco Manacorda che lo ha intervistato per Repubblica.  "Un'altra ipotesi è che chi fa questi attacchi punti, più che a un risultato a Francoforte, ad avere consenso in casa propria, mostrando la propria capacità di protesta, a difesa della Nazione. Ma il ministro della Difesa Crosetto mi pare persona genuina, concreta, non cinica, oltre che simpatica. Forse non aveva ancora avuto modo di riflettere bene su questo tema complesso". 

 

Più morbido il commento del senatore a vita su Giorgia Meloni, meno sugli altri membri del Consiglio dei Ministri. "Al governo oggi ci siano persone che ancora poco tempo fa erano accomunate da una visione populista, e in certi casi sovranista. Persone che hanno avuto il costume dell'opposizione più a lungo di altri in Italia: in quell'habitat era comprensibile la denuncia, per quanto superficiale e a volte grottesca, di forze esterne più o meno occulte. Adesso", puntualizza Monti, "la presidente Meloni, con grande lucidità e guardando evidentemente a un disegno di lungo periodo, ha invertito le posizioni che teneva sull'Europa. Vedo con favore questo nuovo orientamento, dimenticando volentieri che fino a uno o due anni fa c'era anche lei nel mazzo di coloro che fustigavano alcuni governi, forse il mio più di altri, per avere seguito in stato di necessità linee molto simili a quelle che lei, con mano ferma, sta imponendo alla maggioranza". 

 

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