Corruzione e vuoto etico: mali di una società senza "uomini di qualità"
Si narra che la celebre opera di Wagner "Il crepuscolo degli dèi" descriva la fine del mondo secondo la lettura che ne da la mitologia nordica. Nell'epilogo drammatico, Odino dà fuoco al Walhalla, (l'oltretomba degli eroi caduti in battaglia), in un Armageddon universale dal quale neanche gli dei si salvano. Molti leggono in questo dramma cosmico un messaggio escatologico rivolto all'umanità: senza una scala di valori in cui credere e in base ai quali agire, il mondo non può sopravvivere. La missione delle classi dirigenti dovrebbe essere quella di guidare la società civile con le parole e, soprattutto, con l'esempio.
Oggi, al contrario, in ogni settore (perfino in quello religioso) assistiamo alla schiavitù del consenso, cercato con tutti i mezzi a disposizione. In contrasto mi viene in mente la plastica rappresentazione che fa Ambrogio Lorenzetti nel suo splendido ciclo di affreschi "Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo" conservato nel Palazzo Pubblico di Siena. In esso si materializza il benefico risultato dell'azione del "Principe" illuminato, immortalato dal Machiavelli, il quale, nel perseguire la "ragion di stato", non trascurava di esercitare autorità (dal latino "auctoritas"), il potere che cerca, è vero, il consenso dei cittadini ma mediante il prestigio morale prima che politico.
RINASCIMENTO TRADITO
È avvilente constatare quanto quell'ideale rinascimentale sia lontano da quelli perseguiti dalle moderne élites. Predomina in tutti i settori un pragmatismo spregiudicato, che esercita il potere fine a se stesso (dal latino "potestas") grazie a una propaganda che riafferma valori per poi smentirli nei fatti, senza ritegno. È del tutto evidente lo svilimento dell'esercizio dell'autorità a mero potere. Anche se non sarebbe giusto non dare risalto agli sforzi e ai risultati positivi che pochi illuminati conseguono a favore della comunità, bisogna ammettere che più spesso veniamo a conoscenza di politici inquisiti, di amministrazioni corrotte, di leader immorali. Lo scandalo del Qatargate, con la UE travolta da casi di corruzione, è sotto i nostri occhi, anche se gli inquisiti sono soliti dichiarare di "aver fiducia nella giustizia e che i fatti saranno chiariti". Per dirla con le parole dello scrittore austriaco Robert Musil, «l'uomo senza qualità» prevale in «un accrescimento senza progresso».
UNIVERSO DI GRETTI
Ne emerge un universo gretto, popolato da un lato da lobby i cui interessi economici prevalgono sull'interesse collettivo, e dall'altro da individui senza scrupoli che nella planetaria crisi etico-sociale scoprono il loro habitat naturale. Se l'esempio viene dall'alto, secondo uno stereotipo che racchiude una verità di fondo, verrebbe da dire che il progressivo disfacimento del tessuto sociale sia la conseguenza di un preoccupante vuoto etico in chi invece dovrebbe, per ruolo sociale, rappresentare una guida a cui fare riferimento. Se neanche "gli dei" sopravvivono a questo cataclisma, occorre una palingenesi in un sistema che trovi il suo fondamento nella metafora evangelica: "Il vino nuovo non si mette in otri vecchi: altrimenti gli otri scoppiano, il vino si rovescia e gli otri sono rovinati. Invece, il vino nuovo si mette in otri nuovi, così si conservano sia l'uno che gli altri" (Matteo 5,17, TILC).