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Vittorio Sgarbi, "La Russa inopportuno. Scommetto che la Meloni..."

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"Ignazio La Russa è stato inopportuno". Lo afferma il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi in un'intervista a Repubblica riguardo alle polemiche innescate dal post del presidente del Senato, che ha celebrato nel ricordo del padre, la fondazione, 78 anni fa, del Movimento sociale italiano. "Nella storia repubblicana, fino a Silvio Berlusconi - spiega Sgarbi - il Msi è stato un partito presente in Parlamento ma con una posizione discutibile rispetto a un passato che sembrava finito. Un po' come il Pci, che invece aveva un problema di postura rispetto al presente. Diciamo la verità: oggi nessuno metterebbe in discussione la celebrazione di Togliatti o Ingrao. Eppure, il loro partito era contemporaneo alle stragi di Stalin, all'Ungheria, a Pol Pot, a Mao". Il ricordo del Msi "del mio amico La Russa, che si arrabbierà - aggiunge Sgarbi - è stato non illegittimo ma quantomeno inopportuno. Soprattutto politicamente. Perché finisce per richiamarsi al passato e non al futuro, come invece fa Giorgia Meloni. Tra i due, ci scommetto, probabilmente ci sarà qualche discussione".

 

 

 

Dovrebbe dimettersi, gli viene chiesto, come hanno chiesto dall'opposizione? "E perché mai? Puo' un presidente del Senato che è stato del Msi celebrare il partito di Almirante? Credo di sì. Certo - afferma - crea un effetto sulfureo, ne sono consapevole. Ma vale la pena ricordare che Almirante era presente ai funerali di Berlinguer. Era parte di una comunità politica, seppur antifascista".

Riguardo Fratelli d'Italia, prosegue, "è un mondo che ormai è più ampio, pur avendo delle radici ben definite nella destra. Poi c'è chi è erede diretto del Msi e chi, come la giovane Meloni, viene da Fiuggi, figlia della svolta di Fini che si era già spinto oltre le colonne d'Ercole e aveva portato Alleanza nazionale al 15 per cento. Oggi Meloni ha raddoppiato il consenso e se tocchi il 30% avrai a che fare un po' con tutti. La Russa è l'ultimo emblema di quel mondo lì, che esiste ancora nella loro area di riferimento. Non puoi certo uccidere chi proviene dal Msi". 

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