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Giuseppe Conte, smascherato alla Camera: "Cosa ha fatto alla cassa"

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Tra il dire e il fare... La riprova? Giuseppe Conte. Sembrano infatti lontani i tempi in cui il leader del Movimento 5 Stelle attaccava il governo sulla manovra. E, per la precisione, sull'innalzamento del tetto al contante: "Non usare il Pos fino a 60 euro e dare la possibilità di girare con le tasche piene di banconote è un fatto recessivo, perché significa favorire l’economia sommersa", andava dicendo.

 

 

Almeno fino a ieri notte, quando l'ex premier è stato beccato in flagrante. "Alla bouvette - riporta il Corriere della Sera - Giuseppe Conte, tra volti disfatti e gli abiti stazzonati dei suoi colleghi, con grisaglie e pochette perfette, paga in contanti". Sì, proprio così. Tanto che i colleghi gli fanno notare: "Ma come? Oramai sei rimasto solo tu a non usare il bancomat. Nemmeno quelli là dentro".

 

Una vera e propria figuraccia. Solo pochi giorni fa il fu avvocato del popolo si pronunciava così: "La Corte dei conti ha certificato che consentire ai commercianti di non usare il Pos fino a 60 euro e dare la possibilità di girare con le tasche piene di banconote fino a cinquemila euro è un fatto recessivo, perché significa anche indirettamente favorire l'economia sommersa". E ancora: "Il governo e il ministro dell'Economia si stanno assumendo una grave responsabilità che pagheremo negli anni futuri. È una manovra che ci porta dritti alla recessione, è nel segno dell'austerità, contribuirà alla depressione del tessuto economico e produttivo, aggravando le sofferenze di famiglie e imprese. Questa manovra crea grande diseguaglianza e aggrava le diseguaglianze sociali ed economiche". Peccato però che a Montecitorio Conte sia tra coloro che preferiscono pagare in contanti anche al bar. Coerenza zero.

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