Manovra, Debora Serracchiani travolta: "La faccia come..."
"Giù le mani dalla sanità". Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, tuona in aula nel corso delle dichiarazioni di voto sulla fiducia alla manovra, attesa a in tarda serata. Il suo intervento è veemente: "La manovra non investe sul futuro, mantiene le condizioni di ingiustizia. Il Paese aveva bisogno di tutt'altro, di più coraggio, di più energia e visione, ma soprattutto aveva bisogno di più giustizia". E ancora: "Questa manovra è profondamente ingiusta, fa cassa sui più poveri, sui più esposti e fragili, a cui togliete risorse per darle a chi le tasse non le paga".
Parole attese, non certo sorprendenti, in linea con gli slogan anti-Meloni che riecheggiano al Nazareno fin da quando la legge di bilancio era ancora sconosciuta. Ma a scatenare le contestazioni dei commentatori su Twitter, che sfiorano la rabbia vera, sono proprio le parole dell'ex governatrice del Friuli Venezia Giulia sulla sanità: "La prima legge di bilancio politica manda un messaggio forte e chiaro, la destra di governo considera la povertà una colpa". Serracchiani, confermando il voto contrario del Pd, ha definito la manovra "una legge che strizza l'occhio agli evasori" e "che favorisce il lavoro nero e l'evasione". "Ve lo diciamo chiaro e forte - ha concluso -: giù le mani dal servizio sanitario nazionale e dalla salute dei cittadini".
Su Twitter, in tempo reale, si scatena una pioggia di critiche: "Ma la Serracchiani non si vergogna a dire 'giù le mani dalla salute pubblica' dopo anni di tagli fatti dal suo partito? Ma hanno la faccia come...", "Serracchiani... eviti di parlare del sistema sanitario perché l'avete distrutto voi! Vergognatevi!!!", "Dove caz***o siete stati negli ultimi 18 anni?", "Serracchiani non ti applaudono neanche i tuoi... La soglia del 3% si avvicina". E il leghista Claudio Borghi ironizza: "Certo che alla Camera per la discussione sulla fiducia passare da Molinari alla Serracchiani è un discreto shock".