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Milleproroghe, Salvini: "Tutto benissimo". La stoccata alla sinistra

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"E' andato tutto benissimo". Matteo Salvini annuncia con soddisfazione il via libera al decreto Milleproroghe nel Consiglio dei ministri presieduto dallo stesso vicepremier e leader della Lega al posto della premier Giorgia Meloni, assente per una indisposizione. Tra le misure più importanti inserite nel tradizionale "decretone di fine anno" che raccoglie misure differenti a scadenza quasi immediata. Un riferimento, in quell'è "andato tutto benissimo", ai titoli terroristici di Repubblica e alle dichiarazioni catastrofiste di Pd e M5s, subito ridimensionate.

La misura più pesante contenuta nella bozza approvata dal governo riguarda sicuramente la proroga di un anno, fino alla fine del 2023, della possibilità di ricevere dal medico curante le ricette elettroniche (tecnicamente "dematerializzate"), via mail o via sms, al posto della tradizionale ricetta rossa cartacea. "Siamo soddisfatti che il governo abbia colto la nostra sollecitazione - commenta in una nota Pina Onotri, segretario generale del Sindacato Medici Italiani (Smi) -. Attendiamo, adesso, ulteriori misure per liberare i medici convenzionati del servizio Sanitario Nazionale da gravosi carichi burocratici a partire dalla possibilità di ridurre drasticamente le file di attesa negli studi con un'autocertificazione dei primi tre giorni di malattia, soprattutto per quelle patologie non obiettivabili".

Dalla bozza emerge anche la possibilità che non venga prorogata l'Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia Covid, istituita con la fine dello stato di emergenza e diretta dal generale Tommaso Petroni. L'unità, dunque, dovrebbe finire di operare il 31 dicembre di quest'anno per passare, dal primo gennaio 2023, funzioni e rapporti al ministero della Salute, salvo nuove modifiche.

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