Manovra, Alessandro Sallusti: è la sinistra in esercizio provvisorio
Un'ora sì e l'altra pure Pd e Cinque Stelle annunciano di essere riusciti a bloccare questo o quel provvedimento della finanziaria che con grande fatica sta procedendo il suo cammino in parlamento. Non voglio togliere nulla all'importanza delle opposizioni ma le cose non stanno per nulla così. I provvedimenti entrano ed escono, in effetti in modo un po' confuso, semplicemente perché non su tutto c'è accordo dentro la maggioranza. Sì, l'ultimo miglio della manovra è da sempre il più complicato, quello in cui i soci del governo si marcano a vista per impedire che qualcuno tragga vantaggio a scapito degli altri. Se la cosa può consolare non è che l'ultima manovra, quella firmata Mario Draghi, abbia avuto un percorso meno complicato e caotico. È che a urlare allo scandalo per i ritardi un anno fa era l'unico partito di opposizione, Fratelli d'Italia, e tutti gli altri a gettare acqua sul fuoco.
Oggi le opposizioni sono più numerose e la competizione tra di loro le costringe a urlare più forte per farsi meglio sentire. Morale: sembra che stia cadendo il mondo quando invece il mondo gira tranquillamente attorno al suo asse incurante di questo teatrino. Vedrete che alla fine il problema non sarà nostro ma loro, nel senso che deputati e senatori dovranno passare una buona parte delle vacanze di Natale in aula anziché in villa per approvare il tutto entro il 31 dicembre ed evitare così uno spiacevole esercizio provvisorio che, onestamente, sarebbe quella sì una discreta figura di palta. Affari loro, quindi, a noi alla fine interesserà soltanto la sostanza, cioè il contenuto che già dall'inizio sapevamo non avrebbe potuto essere da leccarsi i baffi sia per i tempi stretti a disposizione che per le ristrettezze di un bilancio pesantemente ipotecato dal contrasto al caro energia.
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Entro dieci giorni, in un modo o nell'altro - ma comunque in un buon modo - questa pratica sarà definitivamente archiviata e allora alla sinistra toccherà tornare sulla terra e prendere atto che tra divisioni, liti e scandali, se c'è qualcuno che rischia di rimanere a lungo in esercizio provvisorio questi sono proprio loro. Ma anche questa non sarebbe un grande novità, da quelle parti sono molti anni che è un po' tutto provvisorio, sia se si parla di alleanze sia di segretari.
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