Giuseppe Conte, operazione "uccidere il Pd": chi candida alle regionali
Nuovo colpo basso per il Partito democratico. In vista delle Regionali nel Lazio, Giuseppe Conte starebbe pensando ad Alfonso Pecoraro Scanio. Un profilo, quello dell'ex ministro, che se dovesse essere ufficializzato dovrà vedersela con Alessio D’Amato, sostenuto dai dem e da un pezzo di centrosinistra, e con Francesco Rocca, nome individuato dal centrodestra. Ma a fare il tifo per Pecoraro Scanio non c'è solo il Movimento 5 Stelle. Tra i supporter spuntano Sinistra Italiana e Coordinamento 2050. L'obiettivo è quello di puntare su un candidato al di sopra degli schieramenti, riconoscibile per l’impegno ambientale così da portare avanti la battaglia contro l’inceneritore di Roma, nodo davanti al quale si è fermata la possibilità di arrivare a un accordo con il Partito democratico.
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Che la scelta sia azzeccata non è dato sapersi. Certo è invece che per i dem si stratta dell'ennesima batosta: Pecoraro Scanio non solo piace a molti di sinistra, ma è anche sostenuto da Sinistra italiana, tra i pochi partiti alleati con il Pd. Ancora comunque non c'è nulla di ufficiale. Fonti dell'Agi rivelano che l'ex ministro ha avviato con Conte una collaborazione tramite il Coordinamento 2050, creatura che raccoglie esponenti di sinistra come Stefano Fassina e Loredana de Petris.
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Allo stesso tempo non mancano diversi ostacoli. Il nome di Pecoraro Scanio è legato all’Ulivo e al governo Prodi. "Non abbiamo fatto l’accordo con il Pd in nome della discontinuità e poi - va sfogandosi più di un grillino - candidiamo l’ex ministro di Prodi?". Critiche che alimenterebbero voci di possibili defezioni nei Cinque Stelle.