Quatargate, Luca Ricolfi: "Perché anche Meloni ne risentirà"
Il Qatargate non è solo un problema della sinistra ma anche del governo Meloni. Ne è convinto Luca Ricolfi. Il sociologo e politologo premette che "la società italiana, già poco incline alla partecipazione, è stata anestetizzata da un quindicennio di non-politica. Dal 2006 a oggi si sono succeduti una decina di governi, nessuno dei quali è stato capace di portare a termine un programma sulla base di un mandato popolare. Ci hanno dimostrato che la politica non è nelle nostre mani, è logico che la guardiamo con scetticismo e disamore".
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Quindi, rispetto al Qatargate, afferma Ricolfi in una intervista al Fatto Quotidiano che, "prima ancora del Paese, credo che sarà il governo Meloni a risentirne. Perché a livello europeo non si parla della corruzione dei socialisti, ma del cosiddetto italian job. Forse anche per questo il centrodestra non cavalca lo scandalo".
Per quanto riguarda il caso Soumahoro "visto con l'occhio del sociologo non è certo sorprendente. Le organizzazioni benefiche sono innanzitutto burocrazie il cui primo interesse è sopravvivere, e possibilmente ingrandirsi rastrellando fondi. A questo scopo hanno bisogno di procurarsi dei testimonial. Ma nessuno controlla mai che cosa fanno esattamente le industrie della bontà".
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Questione morale? "Io il clima di Mani Pulite me lo ricordo. C'era indignazione, però il vero carburante della protesta era la speranza di cambiare. Oggi c'è indignazione, ma la speranza di un vero cambiamento è estinta"