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Manovra, salta la norma sul Pos: ribaltone in Commissione

Sandro Iacometti
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Come si era capito fin dal mattino, quando Giorgia Meloni ha spiegato che sulla questione c'è un dialogo in corso con l'Europa, alla fine la norma sul Pos è saltata. «È un obiettivo del Pnrr», ha detto il premier al termine del concerto di Natale al Senato, «e quindi lo stiamo trattando con la Commissione Ue. Se non ci sono i margini ci inventeremo un altro modo per non fare pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti». Così è stato. Il governo ha preferito scegliere la strada del pragmatismo e fare retromarcia piuttosto che continuare a duellare con opposizioni e istituzioni su un tema non centrale della manovra. La soglia a 60 euro non sarà ridotta, salterà del tutto. E per contenere i costi degli esercenti, che poi era l'obiettivo finale, si sceglierà una strada diversa.
Con tutta probabilità quella che era stata scelta anche dal precedente governo dei crediti d'imposta sulle commissioni bancarie, inizialmente al 100% e poi ridotta al 30% dallo scorso luglio.
Giancarlo Giorgetti ha comunque detto che sul punto ci sarà «un'ulteriore riflessione», rimettendosi al Parlamento per la scelta delle «forme di ristoro per gli operatori caldeggiate dal governo».
 

 

LE NOVITÀ

Ma non è l'unica novità contenuta negli emendamenti alla manovra arrivati in commissione Bilancio della Camera solo in serata, dopo una serie di rinvii che hanno fatto infuriare le opposizioni e provocato una serie di bagarre con abbandoni temporanei dell'aula da parte di diversi gruppo parlamentari. La più rilevante è l'estensione del taglio del 3% del cuneo fiscale, che sarà applicato fino ai 25mila euro di reddito rispetto ai 15mila finora previsti. Poi sono state messe nero su bianco una serie di modifiche che erano già circolate ate nei giorni scorsi. A partire dal superbonus.

Negli emendamenti del governo, ha detto il ministro dell'Economia intervenuto in commissione, «è recepita quella che è una volontà emersa in commissione al Senato sul dl quater e recepita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%». Quanto alle pensioni minime, Giorgetti ha confermato che per gli over 75 l'incremento sarà fino a 600 euro. Ma ci sarà anche una revisione del meccanismo di indicizzazione per gli anni 2023 e 2024: viene «elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 voltela minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi".

Nessuna sorpresa per il reddito di cittadinanza che, come era trapelato, vedrà ridursi da 8 a 7 mesi il termino entro il quale scatterà il taglio dell'assegno per gli occupabili. Allo stesso tempo, però, sempre nell'ottica che per aiutare chi si trova in uno stato di indigenza sia meglio il lavoro del sussidio, viene aumentata da 6mila a 8mila euro la soglia massima per l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di datori di lavoro che assumono dal primo gennaio al 31 dicembre con contratto a tempo determinato i beneficiari del reddito di cittadinanza. Questo, ha detto il ministro dell'Economia in commissione. «Permette di coprire di fatto l'intera platea dei nuovi assunti perché copre dei livelli significativi».

Per tentare di mettere una toppa agli effetti del rialzo dei tassi da parte della Bce, che ha scatenato una serie di polemiche tra il governo e la presidente Christine Lagarde, nel maxi-emendamento l'esecutivo ha deciso di «ripristinare una vecchia norma del 2012 che permette per i contratti dei mutui ipotecari di tornare dal tasso variabile al tasso fisso». Un modo per proteggere chi ha contratto un finanziamento dall'aumento delle rate dei prestiti provocato dalla stretta monetaria dell'Eurotower. Quanto alle misure per le famiglie, viene previsto l'aumento all'80% indennità del congedo parentale ricondotta ai genitori in via alternativa. Giorgetti ha motivato la modifica spiegando che è stata rilevata un'incongruenza sul fatto che non potesse essere prevista questa indennità anche ai padri. «Abbiamo poi incrementato», ha proseguito il ministro, «la maggiorazione della misura dell'assegno unico universale riconosciuto a nuclei con 4 o più figli» e «introdotto misure per escludere borse di studio destinate a studenti universitari con disabilità dal computo reddituale, estendendo i beneficiari».

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