Un legame di lunga data quello tra Giovanni Donzelli e Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia, oggi premier, e il suo braccio destro si sono conosciuti da giovanissimi, nel lontano '99. Galeotto è stato il liceo Michelangelo, "nella mia Firenze, durante un volantinaggio contro le falsità nei libri di testo. Giorgia e Francesco (Lollobrigida, attuale ministro che ancora non era suo cognato, ndr) vennero da Roma". Da quel giorno Donzelli non ha più lasciato la politica, di destra però.
"I miei - racconta al Corriere della Sera - erano di sinistra, ma aperti e tolleranti. Mio padre, che ho perso quando avevo 18 anni, aveva la tessera del Psi. Iniziai a interessarmi di politica dopo le stragi di mafia e Tangentopoli, con il Msi che fu l’unico partito a non essere coinvolto. E rimasi colpito dai ragazzi del Fronte della gioventù ai funerali e di Borsellino. Nell’immaginario di casa, la destra erano 'quelli sbagliati'. A mia madre dissi che mi ero iscritto al Fuan e si mise a piangere. A mio nonno, anche lui socialista e antifascista, a pranzo andò il boccone di traverso...".
L'aria che tira, Donzelli: "Sanzioni a Mosca? Non se paghiamo più di tutti"
"Il centrodestra è compatto e ha una posizione chiara sulle sanzioni a Mosca": Giovanni Donzelli, ospit...E invece ora Donzelli ha in mano la "macchina" del primo partito italiano. Proprio per questo suo ruolo in tanti lo vedevano ministro. Poltrona, ammette, che lui stesso ha rifiutato: "Abbiamo un capo, Giorgia, che conosce pregi e difetti di tutti noi. Però, quando mi ha consultato, le ho detto che mi sarebbe piaciuto continuare a occuparmi dell’organizzazione del partito, una soddisfazione dopo anni passati sulla soglia della sopravvivenza. Il partito deve continuare a essere la base di tutto, specie ora che siamo al governo e che dovremo prendere decisioni che non sempre porteranno consenso 'ora e subito'".
Myrta Merlino lascia Donzelli di sasso: "Se parlo di topolini..."
"Ogni volta che parlo di topolini arriva lei, Minnie, è un destino tra me e lei": Myrta Merlino si &egr...Insomma, Donzelli ha preferito il partito. Così come preferisce la vita tranquilla alla mondanità romana: "La sera mangio a casa. Con l’amico e collega Andrea Delmastro condivido un doppio monolocale, con cucina in comune. È autodifesa, sopravvivenza. È l’unico modo per non farsi risucchiare dal vortice di Roma. Perché altrimenti ti ritrovi a letto alle 3 di notte senza aver compicciato nulla, e la mattina non sei lucido".