Fratoianni lascia Bonelli? Un clamoroso colpo di scena
Da una parte i rossi, dall'altra i verdi. L'ultima scissione dell'atomo, l'ennesimo divorzio nel campo largo che diventa sempre più stretto riguarda il duo Bonelli-Fratoianni, coppia di fatto per le Politiche già in procinto di scoppiare per le Regionali del prossimo febbraio. Angelo Bonelli, leader di Europa Verde e parlamentare dell'Alleanza Verdi -Sinistra, cavallerescamente chiama la mossa degli alleati «pausa di riflessione», ma è un fatto che Fratoianni e compagni hanno hanno deciso all'unanimità di non appoggiare il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, l'attuale assessore alla Sanità, il Pd Alessio D'Amato, che in pandemia tra bollettini e inaugurazioni varie ha toccato il culmine della popolarità arrivando quasi a oscurare l'ex presidente Nicola Zingaretti, che nel frattempo ha trovato la sua exit strategy con l'ingresso in Parlamento. E ti saluto, mascherina. D'Amato è sostenuto non solo dai dem, ma anche dal Terzo Polo di Calenda e Renzi, ragion per cui la sinistra del Pd e i Cinquestelle (che nel Lazio governano ancora insieme), pensano a un'altra figura e i nomi cari ai grillini, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbero al femminile e più noti al grande pubblico: Luisella Costamagna e Bianca Berlinguer, ad esempio, nel solco di una tradizione ormai consolidata alla Pisana che ha visto in passato giornalisti essere eletti presidenti quasi a sorpresa, da Piero Badaloni a Piero Marrazzo.
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Ma, al di là dei nomi, il discorso è politico e il tempo stringe. Se in Lombardia il centrosinistra sa già che la sfida è impari, nel Lazio la partita potrebbe essere più avvincente, tanto più che il centrodestra non ha ancora svelato le sue carte come conferma Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato e commissario romano degli azzurri: «Allo stato, a Roma, non ci sono contatti», ha dichiarato ieri sera. Si sa, infatti, che c'è una rosa di nomi e che Fratelli d'Italia, partito del premier, altissimo nei sondaggi, ha la golden share per esprimere il candidato governatore, ma il cerchio non è chiuso e qualcosa si saprà, forse, domani o nel prossimo weekend nel corso della kermesse romana di Fdi. In pole c'è l'onorevole e coordinatore regionale Paolo Trancassini, ma salgono le quotazioni dell'europarlamentare Nicola Procaccini, del vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, e se fosse donna i nomi che circolano sono quelli di Roberta Angelilli e Chiara Colosimo. Tra i "tecnici" di area il presidente della Cri, Francesco Rocca.
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Ma finora si può dire che, tra i vari schieramenti, l'unico che ha ufficializzato la candidatura alla guida del Lazio è il Pd D'Amato, il quale però deve vedersela con i dissidi interni e la crisi dei rossoverdi. Bonelli e Fratoianni assicurano che il loro progetto non è finito, l'esecutivo regionale di Europa Verde si riunirà oggi per decidere cosa fare. In ogni caso la scissione è a un passo e il partito di Fratoianni potrebbe decidere di andare con i 5Stelle insieme al Coordinamento 2050, capitanato dagli ex Leu Loredana De Petris, Stefano Fassina e Paolo Cento. Divisi alla meta, così per il centrodestra si apre una prateria.