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Elly Schlein, retroscena: dietro di lei la lobby di George Soros?

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Ora che Elly Schlein è ufficialmente la candidata per guidare il Partito democratico, ecco che tutti scavano nel suo "passato". Tra vecchie e nuove scoperte non passa inosservata la sua storia politica. Sì, perché dietro la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna non c'è solo un padrino, ma due. E si tratta di niente di meno di Romano Prodi e George Soros. A riferirlo Il Giornale che parla della lobby che agisce nell'ombra. Quella formata da "gruppi di potere, circoli finanziari e organizzazioni politiche straniere che puntano tutte le fiches sulla 'figura nuova' per imporre anche in Italia un modello politico alternativo a quello del premier Giorgia Meloni".

 

 

Tra i maggiori sponsor, dunque, ecco che spunta l'ex presidente del Consiglio. Sarebbe stato proprio il suo endorsement a sbloccare la trattativa. Ma soprattutto - si legge - la sua parola sarebbe stata necessaria per spostare sulla Schlein pezzi di nomenclatura di sinistra, inizialmente orientati ad appoggiare Andrea Orlando. Chi? Semplice: Enrico Letta e Nicola Zingaretti. D'altronde con Prodi c'è una parte di Cina che assiste soddisfatta alla scalata della Schlein a capo della sinistra italiana.

 

 

Non a caso nel suo primo discorso da candidata, la dem ha citato le energie alternative, un assist alla Cina che domina il mercato mondiale per la produzione dei pannelli solari fotovoltaici. Prodi però è in buona compagnia. Accanto alla Schlein spunta il nome di George Soros, finanziere ungherese naturalizzato statunitense. È lui, tempo addietro, ad aver inserito l'anti-Meloni nella lista dei politici buoni da finanziare. L'obiettivo? Una sponda nei leader e nei politici. 

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