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Quarta Repubblica, Crosetto: "Solo nella testa di Putin", una drammatica verità

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Lunedì sera. E come ogni lunedì sera ecco Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro su Rete 4. Tra gli ospiti ecco il ministro alla Difesa e fondatore di Fratelli d'Italia, Guido Crosetto, fedelissimo e consigliere di Giorgia Meloni. Tra gli argomenti trattati, due su tutti: il conflitto in Ucraina, nel giorno della ritorisone missilistica russa con i razzi caduti in Polonia, e la manovra, criticata da Bankitalia per le misure su contante e pos.

Partendo dal conflitto, Crosetto in primis ribadisce la posizione atlantista dell'Italia, senza indugio alcuno, e afferma chiaro e tondo: "Se l'Italia si sfilasse adesso sulla guerra saremmo fuori dallo scenario occidentale". Dunque, il ragionamento su come arrivare a una soluzione del conflitto: "Parallelamente alla strategia per salvare l’Ucraina c’è la strategia per arrivare alla conclusione pacifica, ma questa conclusione sta purtroppo solo nella testa di una persona che è Vladimir Putin", sottolinea Crosetto, mostrando insomma tutto il suo scetticismo su una negoziazione, questo a causa dei deliranti e sanguinari obiettivi che popolano la mente dello zar.

 

Dunque si passa alla manovra, partendo dal reddito di cittadinanza, rimodulato in modo da contenerne storture e accessi indebiti, con l'obiettivo di superarlo del tutto nel corso della legislatura. "Sul reddito ho fatto un intervento costruttivo, dicendo che interviene sulla povertà ma non crea le condizioni per trovare lavoro", sottolinea. Poi Crosetto dice la sua sul dibattutissimo tema del contante, e rimarca: "Fanno finta di non vedere che a Bruxelles stanno discutendo sul limite al contante, il governo ha anticipato quello che sarà un tetto europeo al contante", sottolinea il Gigante.

 

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