Piantedosi, allarme-criminalità: "L'intreccio che minaccia l'Italia"
Pugno duro di Matteo Piantedosi contro la criminalità organizzata che ha sostituito "la violenza del passato" con la "corruzione". Proprio contro la corruzione, spiega il ministro dell'Interno intervenendo ai Global days della Farnesina in occasione della Giornata Internazionale contro la Corruzione, "l'Italia ha un suo expertise, dei nostri momenti di eccellenza anche agli occhi del mondo. Li abbiamo messi in atto di recente a proposito anche di quello che è stato l'approccio che abbiamo avuto sulle grandi risorse messe sul mercato quando c'è stata la pandemia Covid e adesso stiamo vivendo una grande scommessa su tutto quello che dovrà essere l'architettura di contrasto e di prevenzione che dobbiamo in qualche modo utilizzare nei confronti anche del Pnrr",
Il Pnrr, sottolinea il titolare del Viminale, "è un'occasione imperdibile, parliamo di 235 miliardi di euro che si candidano a essere un elemento di grande incidenza su quelli che sono i meccanismi della nostra economia nei prossimi anni e che quindi non ci possiamo permettere di sprecare come opportunità". Piantedosi ricorda che "è stato istituito presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza un organismo permanente" per il monitoraggio dell'economia nazionale. Tutto questo, continua, "in una logica di avere prevenzione massima possibile di cogliere dei segnali. Abbiamo come normative ad esempio il sistema delle cosiddette interdittive anti-mafia" per "la prevenzione del sistema criminale nel sistema degli appalti e dell'utilizzo delle risorse pubbliche, che è un sistema che ruota attorno all'apparato anti-riciclaggio del sistema italiano che è molto forte".
"L'intreccio tra corruzione e criminalità organizzata è sempre più forte: per le mafie, in particolare, oggi è estremamente importante poter contare su efficaci meccanismi di riciclaggio dei grandi proventi dei traffici illeciti, primo tra tutti quello della droga", prosegue. "Il fatto che la criminalità organizzata abbia sostituito la violenza e l'intimidazione del passato con la corruzione non è però un elemento in sé positivo perché la corruzione permea tutti gli ambiti della società, presuppone il coinvolgimento di colletti bianchi e imprenditori privati della loro libertà decisionale, altera l'economia sana".