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Bancomat, Rampelli contro Masia: "Vuoi dare soldi alle banche?"

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Al centro dell'attenzione e delle polemiche l'ipotesi di innalzare a 60 euro la soglia minima per accettare i pagamenti bancomat, soglia su cui Giorgia Meloni ha già parzialmente frenato, spiegando che potrebbe anche abbassarsi.

E sulla vicenda del pos, contro la quale le opposizioni picchiano durissimo, ecco le parole di Fabio Rampelli, esponente di spicco di Fratelli d'Italia e vicepresidente della Camera, il quale ha sottolineato: "Il problema è di come vengono poste le domande. Se chiedessimo vuoi dare una percentuale dei tuoi acquisti alle banche?, avremmo il 99 per cento di risposte negative", ha premesso ad Agorà, il programma di approfondimento mattutino in onda su Rai 3, rispondendo al sondaggista Fabrizio Masia, che presentava il risultato di un questionario che fotografava i cittadini come favorevoli all'uso del Pos.

E ancora, Rampelli ha aggiunto: "Il ragionamento deve essere pragmatico e affrontato senza ideologia. Chi paga la commissione bancaria? Oggi la pagano i consumatori oppure i commercianti se non ritoccano i prezzi i quali vedono conseguentemente diminuire il loro incasso mensile perché costretti a pagare le commissioni bancarie. Ricordo che la moneta contante al contrario di quella elettronica che appartiene alle banche è gratuita e appartiene al cittadino. Per quanto riguarda il Pnrr e i tempi di attuazione - ha aggiunto - non è soltanto l'Italia a chiedere più tempo ma anche altri Stati e se ritardi ci sono, di sicuro la responsabilità non può essere attribuita a un governo che sta a palazzo Chigi da 25 giorni. Ci troviamo a gestire fondi concepiti quando l'emergenza era quella pandemica, oggi ci troviamo di fronte a un'altra emergenza, quella energetica causata dall'invasione russa dell'Ucraina. Questo dovrebbe suggerire a Bruxelles una modifica dei parametri è una proroga", ha concluso Rampelli.

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