Umberto Bossi avvisa Salvini: "Senza identità, la Lega muore"
Il ritorno di Umberto Bossi per "sferzare" la Lega di Matteo Salvini. "Senza identità un movimento politico muore", scandisce il Senatùr al comizio organizzato dal Comitato del Nord, a Giovenzano, nel Pavese. L'incontro era stato fissato in un primo tempo il 27 novembre ma poi il fondatore della Lega era stato ricoverato e sottoposto a piccolo intervento per un'ulcera gastrica. Ed eccolo allora a Giovenzano insieme ad Angelo Ciocca, Paolo Grimoldi e Roberto Castelli.
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Voce roca, sul palco con la sedia a rotelle, un volitivo Bossi manda un messaggio chiaro a Salvini, che ha diffidato il Comitato dall'usare i simboli del partito e dall'accedere ai dati dei militanti. "Abbiamo dato vita al comitato del Nord come conseguenza di alcune scelte che abbiamo sofferto - spiega Bossi -. Abbiamo visto cancellare l'identità della Lega. Sapevamo come sarebbe finita: se cancelli l'identità muori. Un movimento politico non può esistere se non ha una identità chiara". "Abbiamo dato vita al comitato del Nord per rinnovare la Lega non per distruggerla - insiste più volte -. Temevamo che molta gente se ne sarebbe andata dalla Lega si sarebbe dispersa".
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"Noi a Roma chiediamo l'autonomia, giustamente, è prevista anche dalla Costituzione. Però non possiamo a casa nostra essere centralisti", lamenta. Bossi criticando altre scelte come quella di "commissariare il Veneto". "I fratelli veneti da centinaia di anni sono un popolo fratello rispetto al popolo lombardo, sono sempre stati assieme", protesta. "Centinaia e centinaia di persone si sono legate al comitato in queste settimane. Si vede che il problema era sentito. Non ci interessa punire. Noi siamo qui per rinnovare la Lega punto. Non potevo ignorare l'appello dei militanti della Lega 'Bossi fai qualcosa'", conclude.