Paolo Mieli, "dopo questo sondaggio": come si stanno scannando nel Pd
La supermedia Youtrend dei sondaggi stupisce e non poco Paolo Mieli, che commenta i dati ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7. Secondo la media delle rilevazioni, Fratelli d'Italia cresce ancora dello 0,5 e arriva al 29,6%, a un passo della soglia psicologica del trenta per cento. Alle spalle del partito di Giorgia Meloni c'è il Movimento 5 Stelle, in leggerissimo calo (-0,1) al 17,3% ma in ogni caso in allungo sul Partito democratico, in caduta libera al 16,6% (con 0,2 punti persi in una settimana).
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Fuori dal podio la Lega di Matteo Salvini, stabile all'8,4%, il Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi al 7,7% (in calo dello 0,1) e Forza Italia al 6,9 (anche il partito di Silvio Berlusconi perde lo 0,1). Più staccati Verdi/Sinistra al 3,7% (che anche a causa del caso Soumahoro calano dello 0,2), +Europa al 2,5% (-0,2), Italexit di Gianluigi Paragone (2,3%, +0,2) Unione Popolare (+0,4, all'1,8%) e Noi Moderati (stabile all'1,1%).
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"Quale numero ti colpisce di più? Quale racconta di più?", chiede la Panella a Mieli. "Il fatto che i 5 Stelle abbiano scavalcato il Pd e che quel dato si sia stabilizzato - replica senza esitazioni l'editorialista del Corriere della Sera -. Alle elezioni due mesi fa il Pd era ben sopra i 5 Stelle, poi per un periodo hanno avuto alterne vicende, una volta era sopra l'uno un'altra volta l'altro. Ora però si sono stabilizzati e questo fatto mi colpisce, anche perché influisce molto sul dibattito congressuale del Pd". Una parte innamorata dei 5 Stelle - ironizza ancora Mieli -, quella che va dai Bettini agli Speranza, dirà 'Sposiamoci prima che sia troppo tardi, presto presto!'. e gli altri diranno 'Per carità di dio'". Nel dubbio, a fuggire sono gli elettori.