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Pichetto Fratin, Sallusti: la retata di sindaci non salverà l'Italia

Alessandro Sallusti
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Certo che di fronte alle foto di bimbi sorridenti che non ci sono più "spazzati via dalla natura che - parafrasando Giorgio Faletti in una sua celebre canzone- se non fa cose buone può diventare così cattiva che dopo quasi non resta niente", certo dicevo che in questi casi vien voglia di urlare: "Tutti in galera e gettate le chiavi". Già, ma tutti chi? I sindaci, ha risposto ieri Gilberto Pichetto Fratin, neo ministro dell'Ambiente in quota Forza Italia. Risposta dura, inconciliabile con la tradizione garantista sua e del suo partito, ma comunque non risolutiva del problema. È evidente che il dissesto idrogeologico e decenni di abusivismo non li risani con le manette, forse è troppo tardi persino per le ruspe. 

E poi, insisto, quali sindaci andrebbero eliminati dal vivere civile: quelli in carica, i loro predecessori? E allora perché no i governatori delle regioni, i loro assessori addetti e su e su fino ai ministri presenti e passati, i premier e tutti i governi - cioè proprio tutti, di ogni colore politico - che non sono riusciti a cavare un ragno dal buco nero del dissesto e dell'abusivismo. E a proposito di abusivismo come la si mette con i semplici cittadini - a maggioranza poveri cristi - che le case abusive le hanno costruite furbescamente e alla buona o hanno consciamente accettato di andarci ad abitare pur di avere un tetto? No, non è con una mega retata che fiumi, pendii e costruzioni per magia tornerebbero sicuri, non è minacciandoli che i sindaci- a maggioranza persone per bene e preparate - troverebbero il coraggio di abbattere case a go go lasciando in strada donne e bambini, che poi tra l'altro ci sarebbe sempre un Tar disposto a bloccare tutto per anni. 

Non servono manette ma soldi, tanti soldi per bonifiche e indennizzi che i sindaci non hanno e che almeno in teoria il ministero di Gilberto Pichetto Fratin dovrebbe trovare e mettere a disposizione. Ovvio che per i morti di Ischia qualcuno alla fine pagherà anche penalmente, in Italia le leggi si applicano sempre dopo e quasi mai prima perché nelle procure vige lo stesso lassismo complice che avvolge tutto lo Stato. Quando viene su una casa abusiva è giusto chiedersi dove era il sindaco, ma anche dove erano i magistrati visto che il corpo del reato è difficilmente occultabile.

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