Giorgia Meloni, bomba-Bisignani: "Di chi deve liberarsi"
"Per non rimanere ingorgata, deve iniziare la rivoluzione vera": Luigi Bisignani dà questo consiglio al presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul Tempo. Secondo il suo punto di vista, il premier dovrebbe liberarsi dei "mandarini nei ministeri e nelle aziende pubbliche in scadenza". Bisignani, in particolare, parla di "poltrone chiave quasi tutte in mano a persone irriducibilmente genuflesse al Pd" e di "centri finanziari da sempre ostili al centrodestra". Tutto questo potrebbe mettere in seria discussione la concreta attuazione della manovra approvata dal governo.
Non si fermano davanti a nulla: sciacalli rossi nella melma
Il primo obiettivo della Meloni, secondo il giornalista, dovrebbe essere "il Dg del Tesoro Rivera, da sempre nella galassia del Pd". A seguire "un altro esempio è il posto in Mediocredito Centrale dove, come presidente assieme ad altri mille incarichi, siede l’avvocato Massimiliano Cesare, un napoletano da sempre 'tazza e cucchiaino' con Enrico Letta", continua Bisignani.
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Sarebbe necessario, a suo avviso, "prima ancora di aggiornare il Pnrr all’inflazione, aggiornare i vertici di quella moltitudine di strutture di missione ad hoc di cui il 'governo dei migliori' ha infarcito tutti i ministeri". E ancora: "Tra i vertici da aggiornare, la Segreteria tecnica del Pnrr, guidata da Chiara Goretti, e il Nucleo Pnrr Stato-Regioni, che fa capo al Dipartimento per gli Affari Regionali ed è capeggiato da Gianni Bocchieri, inviso alla zarina Licia Ronzulli".
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