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M5s, il sondaggio riservato: dove vola Conte, cifre inimmaginabili

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Che il destino del Movimento 5 Stelle sia quello di per stare all'opposizione con un ruolo di primo piano è ormai evidente, soprattutto alla luce degli ultimi sondaggi, che lo vedono sempre più in crescita. "Dal primo giorno in cui sono andati al governo all'ultimo hanno perso i 2/3 dei consensi, passando dal 32% al 10%. È bastato tornare dall'altra parte del tavolo e sono balzati al 15%", spiega Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing - istituto indipendente specializzato in ricerche e analisi di mercato - che non interpreta solo dati ma intuisce anche umori. Secondo Noto, "Il M5s ha un bacino potenziale che potrebbe oscillare tra il 22% e il 25%: voti di chi si era allontanato e torna e voti di nuovi simpatizzanti pronti a premiare il posizionamento a sinistra. Molto dipenderà da cosa accadrà nel Partito Democratico".  

 

 

E infatti, l'attenzione dei grillini guidati da Giuseppe Conte è ora tutta rivolta agli sviluppi del Nazareno. Una domanda ossessiona i loro piani: chi sarà il vincitore dell'ultima partita delle primarie? Un conto è se sarà Stefano Bonaccini, il presidente dell'Emilia-Romagna che non ha mai fatto mistero di non avere troppo in simpatia i grillini. Discorso diverso è se invece sarà la sua vice Elly Schlein, la neo deputata progressista con un certo feeling per il M5s con cui si potrebbe creare perfino un'alleanza. Quello che accadrà nel Pd avrà quindi ripercussioni nei rapporti con il M5s, le cui alternative sono due: proseguire all'opposizione da soli, senza capitalizzare subito il consenso - strategia rivelatasi vincente grazie a Giorgia Meloni - oppure lavorare sin da adesso per le alleanze.

 

A testimonianza di quanto il mare sia agitato tra i vertici grillini, c'è il fatto che per quanto riguarda le elezioni amministrative in Lombardia e in Lazio la partita è ancora tutta aperta. Né si conoscono la scelta del candidato governatore, né le ipotesi di eventuali alleanze. "Preferiamo far precedere le proposte ai nomi", è questo il mantra del M5s, che al momento non si sbilancia. 

 

 

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