Francesco Lollobrigida e "i tre percorsi diversi": come cambiare tutto
A fare il punto politico, nella settimana della manovra, ci pensa Francesco Lollobrigida, numero due di Fratelli d'Italia e ministro dell'Agricoltura. Lollobrigida, fedelissimo del premier Giorgia Meloni, parla in un'intervista al Corriere del Veneto, dove spiega: "L'attuazione della riforma presidenziale si concretizzerà fra sei anni, e potrebbe essere pronta in due. L'autonomia è già avanti e Roma Capitale anche. Si corre per tutte e tre".
E ancora, aggiunge: "Si parte con la volontà di posizionare le tre riforme, autonomia, elezione diretta del Presidente della Repubblica e Roma Capitale, esattamente sulla stessa linea di partenza. Detto questo, è chiaro che si tratta di tre percorsi differenti. Uno richiede una legge ordinaria, il secondo una legge costituzionale e il terzo un altro iter ancora. È il dato di partenza, su cui abbiamo condiviso si dovesse iniziare a lavorare fin da subito per arrivare a completarle. Tutte e tre".
Secondo Lollobrigida, l'autonomia regionale, ossia il tema più caro alla Lega, "è già molto avanti, siamo a una discussione portata nelle sedi della Conferenza delle Regioni. Credo che questi ultimi passaggi confermino come non ci sia alcuna velleità di rallentare il processo. Non da FdI e senz'altro non da Giorgia Meloni", rassicura gli alleati e in particolare il Carroccio.
Rispondendo alle critiche delle Regioni del Sud, sottolinea Lollobrigida, "per noi è chiarissimo che c'è necessità di non lasciare indietro nessuno attraverso un modello di sussidiarietà che il Veneto e le altre Regioni interessate all'autonomia hanno chiesto comunque ci sia. Con il sostegno dello Stato centrale, ci sarà la massima attenzione perché l'unità della nazione sia preservata. Non a caso all'incontro dell'altro giorno era presente anche il ministro della Coesione nazionale Raffaele Fitto. Si useranno risorse italiane ed europee per sostenere parallelamente all'autonomia tutto il tessuto nazionale", conclude Lollobrigida.