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Mara Carfagna eletta presidente di Azione: "Primo partito, non è impossibile"

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Mara Carfagna è il nuovo presidente di Azione. A deliberare la sua vittoria, l'Assemblea nazionale riunita a Napoli. L'ex ministro di Forza Italia ha registrato l'83,8 per cento di favorevoli, il 10,6 di contrari e il 5,6 per cento di astenuti. Ad anticipare l'elezione era stato Carlo Calenda, leader di Azione. È stato lui, minuti prima dell'ufficializzazione del voto, a dire chiaro e tondo: "Eleggeremo Mara Carfagna presidente, una personalità importante per riuscire a parlare del Sud Italia. C'è un lavoro da fare per recuperare rappresentanza per chi pensa che il Sud non sia assistenzialismo".

A fargli eco la stessa deputata: "La nostra non sarà sicuramente una posizione pregiudiziale e lo avete visto con la decisione di astenerci alla Nadef. È evidente che noi siamo alternativi a questo governo, in carica da neanche un mese, i cui primi passi sono passi un po' da dilettanti allo sbaraglio". Poi la frecciata a Giorgia Meloni: "Avete mai visto un presidente del Consiglio che va in conferenza stampa a rivendicare una norma sui rave come un fiore all'occhiello del governo, una norma bandiera, e poi il ministro dell'Interno, il giorno dopo a seguito di una pioggia di critiche da opposizione e anche dalla maggioranza, dice che quella norma è stata scritta male e dev'essere corretta?".

Le ambizioni della Carfagna non si limitano alla presidenza di Azione. Stando alle sue parole la forza politica di Calenda punta ben più in alto: "L'obiettivo è molto ambizioso ma non impossibile ed è di fare di Azione, grazie a un percorso federativo che sottoporremo all'assemblea, il primo partito italiano. Non è impossibile, ed è un obiettivo necessario perché il nostro Paese ha bisogno di un partito che protegga il Paese e non lo esponga ad avventure, assalti nel buio, finte e improbabili rivoluzioni". Sarà...

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