Manovra, la frenata di Giorgetti: "Ecco cosa non ci sarà"
Il taglio del cuneo fiscale non sarà nella Manovra finanziata per il 2023. Lo ha detto chiaramente il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti anticipando i provvedimenti del Consiglio dei Ministri che saranno varati lunedì. Una seduta importantissima "con importanti iniziative del Governo", ha chiarito la premier Giorgia Meloni . Di certo non ci sarà la misura del cuneo fiscale, ma non per questo non si farà. Giorgetti precisa infatti che è "volontà del governo è non solo finanziarla e quindi rinnovarla per il prossimo anno ma anche aumentarla per i redditi più bassi dei lavoratori".
Giorgetti ci tiene a precisare anche che le altre misure di cui si parla oggi sui quotidiani "sono mere ipotesi presentate nel corso della riunione che sono in corso di valutazione politica". Di certo c'è, come puntualizza la presidente del Consiglio "siamo al lavoro su una legge finanziaria attenta a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai redditi bassi. Un provvedimento per fronteggiare il caro bollette e sostenere milioni di cittadini in questo periodo difficile e delicato: queste sono le nostre priorità".
Da parte sua Riccardo Molinari presidente dei deputati leghisti, all'uscita dal summit di maggioranza sulla Manovra che si è svolto ieri, ha confermato che la discussione "è aperta e non conclusa" ma ci sono già molte misure significative, come "il taglio dell'Iva per i beni di prima necessità, l'aumento da 12 a 15 mila euro del tetto di reddito per le bollette, rivalutazione per le pensioni più basse per contrastare l'inflazione, l'aumento del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti" e l'innalzamento del tetto della flat tax per gli autonomi, da 60 a 85 mila euro". Per Molinari "siamo agli inizi di una serie d'interventi che cambieranno la rotta davvero".