Travaglio, fango su Meloni: "Va con i dittatori". Toh, cosa scorda...
La missione di Giorgia Meloni a Bali al G20 va detto è un vero trionfo: il premier non solo ha tenuto in alto il nome dell'Italia con i partenr mondiali ma ha anche ritagliato un ruolo di prestigio per il nostro Paese con diversi bilaterali nel corso di questo ultimo summit. Ma a parte la vergognosa polemica per la piccola Ginevra in viaggio con la mamma, questa mattina qualcuno ha anche avuto il coraggio di puntare il dito contro la Meloni per gli incontri che ha avuto al G20.
Giorgia Meloni? Sul bavero della giacca... occhio a questa foto | Guarda
Come sappiamo il premier ha incontrato Joe Biden, Xi Jinping e anche Erdogan. E sul Fatto qualcuno azzanna la Meloni raccontando così i bilaterali del presidente del Consiglio: "Meloni s'arrangia coi dittatori, armi e affari (e i diritti?)". Insomma una sorta di moralismo spicciolo che mette da parte la realpolitik su cui si basa la Storia contemporanea. Insomma incontrare Erdogan, Xi Jinping e altri leader ha fatto storcere il naso a Travaglio che su suo Fatto bombarda la Meloni. Ebben lo aiutiamo a rinfrescarsi la memoria. Di certo lo Xi Jinping incontrato da Giorgia Meloni non è stato certo eletto democraticamente in Cina. Ed è proprio lo stesso che ha siglato con Conte (con tanto di sfilata) il memorandum per la via della Seta. Ebbene quando Conte i 5 Stelle stavano al governo dal Fatto sono state mosse poche critiche contro la natura poco democratica del regime cinese. Anzi.
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Proprio sul Fatto dell'epoca si leggevano cronache esaltanti del patto tra Italia e Cina e più precisamente tra Conte e Xi Jinping: "Via della Seta, finalmente l'Italia arruiva prima", titolo trionfante del Fatto del 20 marzo 2019. "La Nuova via della Seta, e in generale i rapporti economici con la Cina, sono per l’Italia molto importanti anche dal punto di vista geopolitico. Il nostro obiettivo deve essere il multilateralismo e il rafforzamento dell’Europa intesa come Comunità", si legge sempre sul Fatto di qualche anno fa. Insomma a quel tempo quando in vetrina c'era Conte, andava bene tutto. Ora che l'Italia è stata al centro del G20 con una serie di bilaterali per mantenere e anche rilanciare in alto il buon nome della Nazione, ecco che spuntano i "dittatori".