La Russa, clamorosa frecciata a Mattarella: "La fermezza va condivisa"
La notizia della telefonata tra Macron e Sergio Mattarella è sulla bocca di tutti. D'altronde il braccio di ferro sugli sbarchi ha fatto pensare a uno strappo irrimediabile. E invece il presidente della Repubblica, con una nota congiunta, ha assicurato "piena collaborazione in ogni settore". L'iniziativa del capo dello Stato è stata apprezzata da molti, ma non da tutti. Ignazio La Russa non ha nascosto una certa contrarietà. "Io credo - si è pronunciato il presidente del Senato - che l'opera del presidente Mattarella sia sempre utile, ma credo anche che la fermezza del nostro governo debba essere condivisa".
Il senatore di Fratelli d'Italia ribadisce che sui migranti "dall'Italia la barra rimane dritta". Per La Russa "l'interesse nazionale va mantenuto a ogni costo. I modi e i toni giusti, ma senza dimenticare che l'Italia sta rispettando a pieno tutte le regole europee e non può essere lasciata sola nella gestione dei flussi migratori. Troppo comodo immaginare che tocchi solo all'Italia essere Paese di prima accoglienza". Una chiara frecciata al colloquio tra Mattarella e il presidente francese che nei giorni scorsi è arrivato a minacciare l'Italia.
All'Eliseo non è andato giù il "no" allo sbarco in Italia della Ocean Viking, al punto di invitare tutti i paesi europei a non rispettare gli accordi sui ricollocamenti. Di più, perché da Parigi c'è stato addirittura un ultimatum: "La Francia non manterrà l'impegno previsto dal meccanismo europeo di solidarietà di accogliere poco più di 3mila migranti presenti al momento in Italia, di cui 500 entro la fine dell'anno".