Francesca Chaouqui, "nel mio salotto da lobbista": bomba sul governo
Francesca Chaouqui ha rilasciato una lunga intervista al Fatto Quotidiano in cui si è parlato soprattutto del Vaticano e del caso di Emanuela Orlandi, senza però disdegnare una parentesi politica. Ospitato nella sede di View Point Strategy, l’agenzia di comunicazione e lobbying fondata da Chaouqui nel 2015 a Roma, il giornalista Fabrizio d’Esposito è subito rimasto incuriosito dal salotto.
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“Salotto come s’intende nella Roma del potere?”, ha chiesto. “Sì e lei c’è seduto sopra. Chi si è seduto di recente? Se glielo dicessi non sarei più famosa per custodire bene i segreti. Sul nuovo governo? Anche, ma non dico nulla”, sono state le risposte di Chaouqui. La quale ha poi apertamente dichiarato le sue preferenze espresse alle elezioni dello scorso 25 settembre: “Ho votato la candidata di FdI all'uninominale e la Lega al proporzionale. Credo nei valori della destra e mi è piaciuto quando Lorenzo Fontana ha ringraziato il Papa. Fontana omofobo? Dice altro. Cioè che se i maschietti non possono partorire è un fatto naturale. Il Pd perde perché è radical chic e parla ormai solo di diritti civili, ha dimenticato il lavoro, l'articolo 18”.
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Chaouqui ha parlato anche di Giorgia Meloni: “Deve costruirsi come leader del Mediterraneo, deve fare come Andreotti, che era atlantista ma senza essere servile con gli Stati Uniti. La conosco e la apprezzo tantissimo. Da lobbista, sarò ambasciatrice di vari temi: l'accesso al credito per i più giovani, un utilizzo umanista dei fondi del Pnrr per il digitale, una scuola attrezzata per accogliere i bimbi con un'intelligenza superiore, che invece vengono emarginati”.