Roberto Calderoli, "la manina che si prende i soldi": la denuncia del ministro
Quello che si augura Roberto Calderoli, neo ministro per gli Affari regionali e autonomia è di "mettere d'accordo nord e sud" ed "essere ministro dell'armonia". "C'è sempre stata una questione meridionale, mai superata e qualcuno ha esaltato l'opposizione con il nord, perché chi ci guadagna è Roma", spiega l'esponente della Lega in una intervista a Il Giornale. Calderoli invoca il "principio di leale collaborazione: nord e sud si prendano per mano perché le esigenze sono diverse, ma c'è un reciproco interesse a crescere insieme".
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Sul tema autonomie e legge attuativa aggiunge che per "mantenere serenità d'approccio credo serva un passaggio parlamentare con il parere della commissione Affari regionali. Anche perché alcune delle 23 materie trasferibili toccano la prima parte della Costituzione e i livelli essenziali di prestazioni, da garantire in tutto in territorio per rispetto dei diritti civili e sociali. Ne ho individuate 5, per la necessaria definizione dei Lep, che sottoporrò al governo". Sul punto il ministro annuncia che all'inizio della prossima settimana poterà il testo base alla Conferenza Stato Regioni.
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"Prima di Natale prevedo il passaggio in consiglio dei ministri, all'inizio del nuovo anno l'esame in parlamento e ho l'auspicio che si completi tutto entro il 22 ottobre del 2023, a 6 anni dal referendum. Altrimenti, sarebbe uno schiaffo ai cittadini di Lombardia e Veneto che sono andati in massa a votare". In riferimento ai 300 miliardi che dallo Stato passeranno alle Regioni, il ministro chiede di "fare presto" perché "quando i ministri si saranno insediati e i ministeri strutturati, prevarranno le logiche conservative dei grand commis, con il rischio di qualche manina".