Anna Ascani contro Meloni: "Pensa ai rave party e si dimentica le bollette"
Anna Ascani mette sotto accusa la presidente del Consiglio su rave party e caro energia. "Giorgia Meloni forse pensa a uno Stato etico e si è dimenticata del caro bollette", attacca la vice presidente dem della Camera in una intervista a La Repubblica. "In campagna elettorale Giorgia Meloni prometteva che, con l’inflazione al 12 per cento, si sarebbe occupata di bollette e carovita. Invece, improvvisamente scopre che la priorità è la stretta sui rave. In pochi giorni ha perso il senso della realtà", insiste la Ascani. "Nessuno pensa che sia da tollerare l’insicurezza o certe violenze, ma trovo incredibile innanzitutto che apra la sua esperienza di governo con un provvedimento di questo tipo. E poi, il reato d’invasione per raduni pericolosi che cosa è? Questo è un governo che si mostra debole con i forti e forte con i deboli".
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Quindi la piddina prosegue: "Dovrebbero chiarire prima di tutto cosa intendono per reato di invasione per raduni pericolosi: è una definizione del tutto nuova per il codice penale. Pericolosi per chi? Per il governo? Per l’ordine pubblico?". La Ascani ha un sospetto: "Però c’è un giochetto a cui non ci prestiamo, Meloni e la destra non aspettano altro che dire che la sinistra è a favore del disordine. Non è così. A questa forzatura non ci prestiamo: non difendiamo disordine e insicurezza ma abbiamo il senso delle priorità. E poi il governo di destra sembra avere in mente lo Stato etico. Questo è preoccupante. Credo inoltre che anche i loro elettori li hanno votati non per mettere bandierine securitarie, ma per risolvere problemi urgenti e di vita quotidiana".
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E conclude la Ascani: "L’esordio del governo di Meloni con le manganellate agli studenti all’università La Sapienza, peraltro mentre la premier a Montecitorio, diceva che aveva rispetto per la libertà dei giovani e le proteste, non è stato un bell’inizio. Cos’è un raduno pericoloso per Giorgia Meloni?".