Francesca Totolo in piazza per intervistare Boldrini? Pestata e cacciata
Il 25 settembre li ha incattiviti assai. L'avvento di un governo di destra per scelta popolare sta facendo impazzire le sinistre che ora se la prendono pure con i giornalisti. Anzi, una cronista, per giunta di destra. Lo fanno anche usando gli immigrati. A Roma c'era una manifestazione in piazza dell'Esquilino. Organizzata dai cosiddetti pacifisti della domenica, quelli che strillano contro le violenze altrui pretendendo di avere pure ragione. Di fronte a loro si è materializzata Francesca Totolo, cronista del Primato Nazionale, che si è beccata manate in faccia per impedirle di intervistare col videotelefono qualcuno dei partecipanti al raduno.
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Non l'avesse mai fatto. Voleva solo sapere che cosa contestano le Ong sugli accordi tra Italia e Libia in materia di immigrazione. E' bastato davvero poco per sentirsi mettere le mani addosso. E per essere ovviamente cacciata dalla manifestazione. L'hanno prima accerchiata - erano i "volontari" di una Ong italiana - e poi fatta spintonare a manate da una delle facinorose, che indossava la maglietta di "Mediterranea". Tanto per capirci, è l'organizzazione guidata da Luca Casarini...
L'aggressione ha ulteriormente eccitato gli animi, il gruppo ha cominciato a strillare e insultare, avvicinandosi pericolosamente alla reporter. La Totolo è stata fortunatamente portata in salvo dalle forze dell'ordine presenti in piazza, che le hanno evitato ulteriori, più gravi conseguenze. Eppure, a quanto se ne sa, in piazza dell'Esquilino erano presenti diversi parlamentari ed esponenti della sinistra italiana: gli onorevoli Laura Boldrini, Nicola Fratoianni, Riccardo Magi e Elly Schlein, l'ex deputato Erasmo Palazzotto, il vice presidente dell'Arci Filippo Miraglia e il capo ufficio stampa di Sinistra Italiana, Paolo Fedeli. Nessuno di loro ha mosso un dito per difendere il diritto di cronaca della giornalista del Primato Nazionale, e magari pretenderanno pure di difendere gli aggressori in Parlamento esattamente come hanno fatto per gli incidenti all'Università di Roma.
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Un clima che non depone bene ed è ovvio che la vittima dell'aggressione si sia detta "scioccata dalla violenza di quelli che urlano 'restiamo umani' e delle donne che si definiscono femministe". E ha proseguito così: «Quelli che manifestano per i diritti degli immigrati sono poi gli stessi che vogliono impedire la libertà di stampa di una cronista che sta semplicemente facendo il suo lavoro».
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A quanto si è appreso, la Totolo ha anche cercato di intervistare alcuni dei politici in piazza, ma questi si sono rifiutati di rispondere. Alla faccia della democrazia e del libero confronto. Purtroppo, la tensione non accenna a calare e tutto si fa più incandescente. Ma non possono certo prevalere i signori della violenza contro il nemico. E' sempre la solita storia: quelli che manifestano per i loro "diritti" pensano di poterlo fare negando quelli altrui, persino sul lavoro. Ma non è questa la strada giusta. Perché è semplicemente intollerabile.