Il discorso di Giorgia Meloni per la fiducia alla Camera ha disorientato l'opposizione, soprattutto in alcuni passaggi, come racconta Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera. Quando il presidente del Consiglio ha citato le donne importanti che l'hanno preceduta, Laura Boldrini avrebbe avuto una reazione piuttosto particolare: "Livida. Le mani stringevano nervosamente il cellulare. Ha alzato la testa quando ha sentito la Meloni che citava alcune donne: 'Tina, Nilde, Rita, Oriana, Ilaria, Maria Grazia…'".
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E poi si chiedono perché hanno perso le elezioni, e poi pensano di fare un congresso per trovare la via d'usc...In diversi casi i parlamentari dell'opposizione sarebbero apparsi parecchio confusi. "Tina sarà mica la Anselmi? E Nilde: ma no, dai, davvero sta citando Nilde Jotti? Altra botta di confusione: applaudiamo o no? I 5 Stelle, per dire, applaudono. Mai vista un’opposizione così indecisa, lacerata, distante", continua Roncone nel suo racconto di giornata sul Corsera.
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Oggi, martedì 25 ottobre, per Giorgia Meloni è il giorno della fiducia alla Camera. Il discorso alle 11 de...Tutt'altra situazione a destra, dove invece parlamentari e membri di governo sono sembrati soddisfatti ed entusiasti del discorso del premier. "La Meloni ha concluso il suo intervento tra gli evviva e Salvini che l’abbracciava". Roncone, infine, ricorda il botta e risposta tra la dem Debora Serracchiani e la Meloni: "Sentite qui. Debora Serracchiani, confermata (tra molti dubbi) capogruppo dem, si era alzata tutta puntuta: 'Temiamo che il governo Meloni voglia le donne un passo indietro e…'. Meloni: 'Mi guardi, onorevole Serracchiani: le sembra che io sia un passo dietro agli uomini?' .Tra i banchi dem, pochi raggelati sguardi chini".