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Meloni, mentre parla alla Camera queste cifre sul reddito M5s

 Giorgia Meloni

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Mentre Giorgia Meloni parlava alla Camera per la fiducia e attaccava il reddito di cittadinanza, l'Osservatorio Inps snocciolava i dati dell'ultimo rapporto sul sostegno grillino alla povertà. Sono stati 1,64 milioni i nuclei familiari che nei primi nove mesi dell’anno hanno beneficiato sia del reddito di cittadinanza che della pensione di cittadinanza, per una spesa per lo Stato di oltre sei miliardi di euro. Le revoche hanno riguardato oltre 46mila nuclei e le decadenze 230mila. Nell'ottobre scorso, invece, sono stati 1,16 milioni i nuclei beneficiari, per un totale di 2,45 milioni di persone e un assegno medio di importo che si aggira sui 551 euro, 582 per l'rdc e 282 per la pdc. L'importo varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare e va da un minimo di 454 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 736 euro per le famiglie con cinque componenti. La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta complessivamente da 2,16 milioni di cittadini italiani, 208mila cittadini extra-comunitari e quasi 84mila cittadini europei. Prevalentemente riguarda cittadini del Sud Italia e delle isole. 

 


"Per come è stato pensato e realizzato, il reddito di cittadinanza", ha detto la premier Meloni, "ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia". E ha aggiunto: "C’è un tema di povertà dilagante che non possiamo ignorare. Sua Santità Papa Francesco, a cui rivolgo un affettuoso saluto, ha di recente ribadito un concetto importante: 'La povertà non si combatte con l’assistenzialismo, la porta della dignità di un uomo è il lavoro'. È una verità profonda, che soltanto chi la povertà l’ha conosciuta da vicino può apprezzare appieno. È questa la strada che intendiamo percorrere: vogliamo mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare: penso ai pensionati in difficoltà, agli invalidi a cui va aumentato in ogni modo il grado di tutela, e anche a chi privo di reddito ha figli minori di cui farsi carico".

 

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