Giorgia Meloni, ecco il suo manifesto: cosa dirà davanti all'Italia
Il discorso per la fiducia che pronuncerà Giorgia Meloni davanti alle Camere e davanti a tutta l'Italia è forse il discorso più importante della sua vita. Secondo lacune indiscrezioni il premier avrebbe lavorato tutto il giorno, lontano da palazzo Chigi, al "manifesto" programmatico che domani sottoporrà al voto dei due rami del Parlamento. Un discorso delicato, che tutti aspettano, per lei il più importante di sempre. In cui Meloni parlerà delle sfide che attendono il Paese e che chiedono, necessariamente, di marciare uniti e non in ordine sparso. Per il bene dell’Italia e degli italiani, per i quali il premier intende lavorare fino all’ultimo giorno utile della XIX Legislatura.
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Perché questo, come sottolineerà la Meloni, è un esecutivo destinato a durare fino a fine corsa, lasciandosi alle spalle il percorso accidentato che ne ha segnato la nascita. Il discorso con cui andrà alla prova della fiducia vuole infatti tracciare "un manifesto programmatico che ambisce ad essere la base di lavoro di un’intera legislatura", rimarcano in serata fonti di Palazzo Chigi, "a conferma della natura fortemente politica del governo e con l’obiettivo di dare seguito concreto e attuazione agli impegni assunti con i cittadini italiani in campagna elettorale". A partire dalla volontà di fronteggiare al meglio le difficoltà, leggi caro bollette e crisi energetica.
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L’inverno per gli italiani si preannuncia duro, Meloni domani cercherà di dire loro, dall’emiciclo della Camera, che il governo sarà al loro fianco e che farà il possibile per fronteggiare l’emergenza. Parlerà anche di donne Meloni, lei che ha rotto il tetto di cristallo e per la prima volta nella Storia del Paese si trova a guidare un esecutivo. Ma l’attenzione degli alleati di governo e dell’opinione pubblica sarà concentrata soprattutto sul tema migranti, nonché sul dossier del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con cui non sono mancati momenti di tensione con l’esecutivo Draghi. Sul conflitto in Ucraina, rispetto al quale Fdi non ha mai mostrato tentennamenti nel cammino al fianco di Kiev e del presidente Volodymyr Zelensky, il presidente del Consiglio ribadirà che le decisioni verranno prese nel quadro delle storiche alleanze internazionali dell’Italia. Vale per le sanzioni, ma anche su nuovi invii di armi a Kiev.