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Ministri scambiati, "chi ha consegnato la lista alla Meloni"

Paolo Zangrillo

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La lista con lo scambio dei nomi dei ministri della Pubblicazione Amministrazione e della Transizione Ecologica, secondo quanto riporta il TgLa7 di Enrico Mentana, era stata consegnata a Giorgia Meloni da Forza Italia. Un errore quindi che avrebbero commesso nel partito di Silvio Berlusconi e che, alla luce delle ultime polemiche, ha già provocato una serie di illazioni. Qualcuno forse lo ha fatto apposta per far cominciare male Giorgia Meloni?, si chiede qualcuno.

Difficile trovare una risposta. Tant'è. Ieri lo scambio di ministeri aveva creato un piccolo giallo. I nomi del deputato Gilberto Pichetto Fratin e quello del senatore Paolo Zangrillo sono stati invertiti nella lista letta dalla premier Meloni al Quirinale. Zangrillo non va al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ma a quello della Pubblica amministrazione. A sua volta Pichetto Fratin non occuperà il ministero di Palazzo Vidoni ma quello dedicato alla transizione ecologica. 

 

 

Un errore che però non è stato comunicato a Pichetto Fratin, il quale arriva a ringraziare per aver ricevuto il ministero che non ha ricevuto. "Sono onorato di aver ricevuto il mandato da ministro per la Pubblica Amministrazione. Ringrazio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per la fiducia incondizionata. Un grazie al presidente Silvio Berlusconi. È un motivo di grande orgoglio poter servire la mia Nazione ma è anche una responsabilità che sento tutta e che determinerà il mio pieno impegno nelle funzioni che andrò a svolgere. Siamo pronti", scrive il neo ministro in una nota. Poco dopo arriva la correzione della presidente Meloni. Come non detto, il ministero è un altro. Ecco allora che Pichetto Fratin sigla un secondo comunicato identico al primo salvo per il nome del ministero.

 

 

Stessa cosa per Zangrillo che fa in tempo a ringraziare per il ministero che non ha ricevuto. "L’energia è la priorità", dice, confessando che la nomina è inaspettata. Peccato che si occuperà di Pubblica amministrazione.
 

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