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Crosetto ministro, ecco dove: Meloni mischia le carte all'ultimo

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I giochi sono fatti. Il centrodestra è salito al Quirinale, compatto, pronto a governare. Le consultazioni sono state brevissime con Giorgia Meloni unica interlocutrice. La leader di Fratelli d'Italia sta cercando di tirare dritto e passare oltre gli scomodi audio di Silvio Berlusconi. La preoccupazione è nota: si temono nuove sorprese. Così, oltre a essere l'unica a parlare con Sergio Mattarella, la premier ormai quasi incaricata chiude in solitaria la lista dei ministri. Dagli azzurri - contesta Repubblica - si respira qualche malcontento: nessuna risposta sulla Giustizia, nessuna mediazione con Berlusconi e neppure un'informazione sulla squadra. Come detto la Meloni si trincera tra le mura di casa, alle prese con un foglio bianco, quello con i nomi dei futuri ministri. Insomma, la leader di FdI non intende più aspettare. Il Paese ha bisogno di un governo.

 

 

Per questo, si legge, le poltronissime sono pressoché tutte assegnate. E non senza colpi di scena. Guido Crosetto, fedelissimo e co-fondatore di FdI, sembra in dirittura d'arrivo al ministero della Difesa. Poi c'è Carlo Nordio su cui la Meloni non ne ha voluto sapere. Sarà lui, a discapito della forzista Maria Elisabetta Casellati, il ministro della Giustizia. Dall'altra parte però il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani, è dato per certo agli Esteri. Matteo Salvini, invece, potrebbe sedersi nello scranno delle Infrastrutture. Non mancheranno profili tecnici. 

 

 

Alla Cultura, ad esempio, spunta a sorpresa un amico della prossima premier, il giornalista Gennaro Sangiuliano, attualmente alla direzione del Tg2. Allo Sport l'opzione che si fa largo è il manager Andrea Abodi. Per il ministero della Transizione ecologica spunta Gilberto Pichetto Fratin. Con stupore potrebbe entrare nella squadra l'attuale capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida. Quest'ultimo in lizza per l'Agricoltura o il Turismo (ministero dove potrebbe avere la meglio Daniela Santanchè). Un'altra novità è quella di Simonetta Matone, ex magistrato ora in corsa per il ministero della Famiglia e natalità in quota Lega. Confermata all'Università Gloria Saccani Jotti, docente universitario, amica personale di Marta Fascina. Per la Sanità, invece, è sfida tra Francesco Rocca (Croce rossa), Guido Rasi (già direttore dell'Agenzia europea del farmaco) e Orazio Schillaci, rettore di Tor Vergata. Infine ai Rapporti con il Parlamento si parla di Maurizio Lupi.

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