Calenda, "accordo Pd-M5s, non votiamo". Il caso arriva da Mattarella
Ufficiale: il Terzo Polo sceglie l'Aventino e non voterà per le vicepresidenze di Camera e Senato. E' Carlo Calenda, leader di Azione, a denunciare il patto tra Pd e M5s per escludere dalle nomine l'altra forza di opposizione. E annuncia che la protesta arriverà fino al Quirinale. "Si è rinsaldato il legame tra Pd e M5s, si tratta di un segnale politico, vogliono prendere tutte le cariche che spettano all'opposizione - spiega Calenda al Tg1 -. Noi ad oggi non parteciperemo al voto". E sulle consultazioni al Colle "Matteo Renzi non ci sarà, andrò io con i capigruppo e la presidente di Italia Viva", vale a dire l'ex ministra Teresa Bellanova.
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Da Sergio Mattarella, aggiunge, "metteremo sul piatto che c'è un tema, una opposizione che ha preso quasi l'8%, che è crescita, sopra Forza Italia e Lega, non ha alcuna figura di garanzia". Oltre alle vicepresidenze delle due aule, si pone il problema dei vertici di Copasir e Vigilanza Rai, con Renzi che pochi giorni fa aveva detto a chiare lettere che se esclusi dalle vicepresidenze, a quel punto il Terzo Polo avrebbe chiesto il Copasir.
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La rottura con il Pd avrà ripercussioni pesanti anche sul piano politico ed elettorale. "I dem non avendo più nessuna idea scelgono sulla base della consistenza elettorale - è l'accusa di Calenda affidata al Corriere della Sera -. Dicono: i 5 Stelle hanno più voti andiamo con loro. Fossero i nazisti dell'Illinois farebbero lo stesso". Enrico Letta, accusa, "non mi risponde. Non ho più sentito né lui né nessuno del Pd quindi anche sulle Regionali non abbiamo nessuna intesa. In Lombardia le strutture locali stanno lavorando per vedere se c'è lo spazio per un accordo ma nel Lazio non abbiamo notizie. Il Pd sta chiaramente puntando a rinsaldare i rapporti con il M5s e a escluderci. A livello nazionale non c'è nessuna interlocuzione. A livello nazionale infatti il Pd ha già scelto e ha scelto il M5s come testimonia l'accordo che hanno fatto per escluderci dalle vicepresidenze di Camera e Senato".