L'Aria che Tira, Biancofiore avverte il Cav: "Chi deve temere in Forza Italia"
Michaela Biancofiore ex forzista ora deputata di Noi Moderati, dà la sua lettura su quello che sta succedendo all'interno di Forza Italia. In collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata del 17 ottobre, la Biancofiore spiega di essersi "allontanata da Forza Italia per i motivi che sono venuti alla luce limpidamente con l'elezione del presidente La Russa". "Purtroppo", prosegue la deputata, "il presidente Berlusconi pensa una cosa e alcuni di Forza Italia ne fanno un'altra, c'è un 'cerchio magico', attenzione quello più insospettabile, che evidentemente guida il presidente verso scelte sbagliate e lo isola dal resto del mondo".
Qui l'intervento di Michaela Biancofiore a L'aria che tira
Osserva ancora la Biancofiore: "Non si pensi che sia stata la Ronzulli da sola a fare quello che è successo negli ultimi anni". "Dov'era il coordinatore non coordinatore nazionale e prossimo ministro degli Esteri Tajani?", si chiede la ex azzurra. "Hanno fatto le cose insieme a Tajani. Che sia solo la Ronzulli il capro espiatorio lo trovo ingiusto, anche se Licia fa molte cose che non dovrebbe fare". Quindi fa notare che "l'altro giorno non c'erano solo senatori vicini alla Ronzulli da Berlusconi ma anche quelli alternativi. Io starei molto attenta a chi nomina come ministri. Perché io ricordo il caso Alfano, i ministri che non rispondevano neppure al telefono a Berlusconi".
Quindi conclude amara: "Io dico la verità, queste mie visioni si concretizzano nella realtà. Io non credo che Berlusconi voglia essere il capo, Berlusconi riconosce la leadership di Giorgia Meloni perché non è discesa dal cielo ma l'ha voluto il popolo italiano". E "quello che vorrebbe Silvio è concordare dei ministri che sente a lui vicino e io gli dico di non fidarsi di chi sente vicino, di quelli che si rappresentano in maniera prismatica perché quelli veramente più vicino a lui sono quelli che sono stati emarginati. Io vicino a Berlusconi vorrei vedere dei veri berlusconiani". A questo punto la Merlino non può che elogiare questo "grido d'amore" della Biancofiore.