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Matteo Renzi, petizione contro Nardella: sconcerto Pd

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La faida tra Pd e Terzo polo travolge anche Dario Nardella, sindaco dem di Firenze. A pugnalarlo niente meno che Matteo Renzi, leader di Italia Viva, suo predecessore a Palazzo Vecchio nonché "padrino politico" ed (ex?) amico. Colpo di scena a sinistra, con i democratici spiazzati dall'uscita dell'ex premier: "A Firenze negli ultimi tre mesi c'è stata un'esplosione di multe, più 620 per cento, che non ha alcuna ragione legata alla sicurezza stradale, ma semplicemente al bisogno di fare cassa - ha tuonato il leader di Rignano sull'Arno -. L'idea di una pubblica amministrazione borbonica che fa cassa con i problemi dei cittadini è inaccettabile. Non si può governare con un atteggiamento in cui il cittadino, specie in un momento di crisi come questo, fa da bancomat alla Città".

 

 



"I soldi, circa 20 milioni di euro, che sono venuti dagli autovelox che hanno fatto questa strage di multe in questi giorni - ha aggiunto Renzi - devono andare tutti alla sicurezza stradale e noi proponiamo che siano le associazioni a coordinare i progetti. Non un centesimo deve andare a sanare il bilancio del Comune". "Se si vuole essere seri sulle multe si mettono dei cartelli in modo più evidente - ha proseguito l'ex segretario del Pd -. Si aumenta la velocità di dieci chilometri all'ora nelle strade a quattro corsie perché prendere una multa a 51 km/h in una strada a quattro corsie è una presa in giro. E tutti i denari che vengono presi devono andare davvero sulle questioni di sicurezza stradale. Su questi temi lanciamo oggi una petizione popolare in tutta la città di Firenze - ha annunciato Renzi -. Se su questi semi qualcuno pensa di utilizzare in modo ipocrita la vicenda della sicurezza stradale nei miei confronti, sappia che su questo tema noi non faremo sconti a nessuno".

 

 

 

 

Velenosa replica dal fronte Nardella. "Al di là dei soliti toni e delle solite battute, prendiamo atto che Italia Viva resta in Giunta con l'assessora Meucci, mai è stata posta la questione. Bizzarro che il leader nazionale di Italia Viva, Matteo Renzi, abbia deciso di esporre le sue critiche da un locale davanti a Palazzo Vecchio, i problemi si risolvono dentro il Comune non al bar di fronte - scrivono in una nota Monica Marini, segretaria del Pd Metropolitano di Firenze, e Andrea Ceccarelli, segretario del Pd cittadino di Firenze -. E altrettanto bizzarro ci pare il fatto che lanci una petizione popolare, dato che non è all'opposizione ma è al governo della città con un suo assessore". 

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