Giorgia Meloni ha chiuso la giornata politica di ieri 14 ottobre dopo il famoso biglietto di Silvio Berlusconi - in cui la definisce "arrogante, prepotente e offensiva" e aggiunge la postilla "nessuna disponibilità al cambiamento. È una con cui non si può andare d'accordo" - con parole durissime: "Mi pare che mancasse un punto però a quelli elencati da Berlusconi, che non sono ricattabile". Una frase pesantissima alla quale è seguita una dichiarazione ancora più forte di Guido Crosetto che in un post pubblicato sul suo profilo Twitter scrive: "Quando qualcuno non ha null'altro da difendere se non la propria dignità, è più forte di chiunque altro".
La Russa? Una vittoria di Sergio Mattarella: il retroscena
Ignazio La Russa, neo-presidente del Senato, non aveva preparato l'orazione ciceroniana che ci si aspettava, ma il m...Insomma, un chiarimento tra i due leader invocato nel centrodestra da più fronti non sembra al momento a portata di mano. Eppure, senza una tregua c'è il serio rischio che il quadro si complichi non poco e che il nuovo governo parta col piede sbagliato. Lo sa bene Ignazio La Russa, che non a caso invita il Cavaliere a "dichiarare quello di cui io sono quasi certo, che quella foto è un fake. Però deve dichiararlo lui, non lo posso dire io". Messaggio che fa il paio con quello social di Andrea Delmastro, deputato e responsabile Giustizia di Fratelli d'Italia: "Sarebbe criminale alimentare frizioni nel centrodestra. Dobbiamo indicare velocemente la lista dei ministri per iniziare a lavorare tempestivamente per l'Italia". L'impressione è che, nonostante tutto, Meloni continuerà ad andare per la sua strada. Seguendo una tabella di marcia che, secondo quanto filtra, potrebbe portarla a salire al Colle già il 21 pomeriggio.