Giorgia Meloni premier? Sì, ma... indiscreto-Quirinale: ecco l'ultima trappola
Non è partita bene la nuova legislatura targata centrodestra. Sicuramente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella darà l'incarico di governo a Giorgia Meloni - unica vincitrice delle elezioni - ma quello che doveva essere un percorso in discesa per la leader di Fratelli d'Italia, premier in pectore, si sta rivelando pieno di ostacoli. Ostacoli che sono tutti all'interno della coalizione. Perché il clima nel centrodestra, inutile negarlo, è tesissimo. L'irritazione di Silvio Berlusconi, tornato in Senato, è tutta perfettamente racchiusa in quel foglietto scritto a mano che spunta dalla cartellina immortalata nella seduta inaugurale che ha portato all'elezione di Ignazio La Russa presidente. Il giudizio del Cavaliere verso la Meloni è netto e pieno di rabbia: "Giorgia è una che non ha disponibilità ai cambiamenti. È una con cui non si può andare d'accordo", quindi la definisce "supponente, prepotente, arrogante e offensiva".
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E poi c'è quel "vaffa" del presidente di Forza Italia a La Russa. Lo scontro ripreso da alcune telecamere mostra la stizza del Cavaliere che si sente umiliato. È convinto che il suo partito non sia preso nella giusta considerazione dalla Meloni nella composizione della squadra di governo. Lucia Ronzulli, la sua prediletta, è stata esclusa dalla leader di FdI dalla lista dei ministri. E per dimostrare il suo dissenso Forza Italia non vota La Russa. Che viene eletto grazie ai voti dell'opposizione, di 17 "franchi sostenitori". "Abbiamo voluto dare un segnale che non si devono mettere veti sulle persone perché sono inaccettabili. Se così il governo parte male? No, assolutamente, parte normale", dirà poi il Cavaliere.
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Ma la situazione tanto normale non è. Oggi l'elezione di Lorenzo Fontana, nome molto divisivo, alla presidenza della Camera è andata liscia e il centrodestra ha votato quasi compatto (quasi perché mancano 15 voti. Il nuovo presidente della Camera è stato infatti eletto con 222 voti, mentre i deputati del centrodestra a Montecitorio sono 237). Ora Giorgia Meloni riuscirà a dimostrare a Mattarella che la coalizione è unita e in grado di dare all'Italia un governo forte e stabile?