Camera, la diretta. Pd, "anti-Fontana" come vice: il piano-Zan
Dopo il "terremoto" Ignazio La Russa, va via liscia l'elezione del presidente della Camera: passa il leghista Lorenzo Fontana, anche se alla conta mancano 15 voti. Un segnale ancora da decifrare. L'elezione scatena la sinistra, che bolla Fontana come "amico di Putin" ed "estremista". Nel frattempo, esplode il malumore - o meglio - la rabbia di Silvio Berlusconi, che in un durissimo pizzino attacca Giorgia Meloni. Segui la cronaca della giornata, minuto per minuto.
Ore 19:37 Crosetto: "Il weekend porterà consiglio"
Dopo la travagliata elezione di Ignazio La Russa al Senato e la rabbia di Silvio Berlusconi, che si è sentito "fregato" dalla Meloni, "penso che il weekend porterà consiglio, sorriso e calma". Lo ha dichiarato Guido Crosetto, che a Sky ha risposto alla domanda se ieri la coalizione sia inciampata nella prima prova: "Possiamo anche dirlo ma in realtà è stato frutto di un assestamento che il giorno dopo c’è stato, infatti oggi il centrodestra è stato compatto. Ieri il tema si è sviluppato su un soggetto sbagliato cioè il presidente del Senato rispetto alla formazione del governo".
Ore 18:57 Mattarella riceve Fontana
Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale il nuovo presidente della Camera, Lorenzo Fontana. A renderlo noto è il Colle. con tanto di foto della stretta di mano che ritrae il leghista molto sorridente: per lui si tratta di una giornata speciale.
Ore 17.39 FT attacca Fontana: "Pessimo segnale"
"Il Parlamento italiano ha eletto come nuovo oratore un ammiratore euroscettico del presidente russo Vladimir Putin, alimentando nuove preoccupazioni sulla direzione della politica estera italiana sotto un nuovo governo di destra". Lo scrive il Financial Times in un lungo articolo di commento sul suo sito. Il quotidiano definisce Fontana un "conservatore nel sociale e oppositore dell’omosessualità".
Ore 17.24 De Bertoldi (FdI): "Affronto a italiani se centrodestra diviso alle consultazioni"
"Mi aspetto un centrodestra compatto alle consultazioni, perché gli italiani lo pretendono, ci hanno votato come coalizione e si aspettano questo. Sarebbe un affronto agli italiani una decisione diversa". Lo dice, conversando con l’Adnkronos, il deputato di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi.
Ore 16.42 - La Russa: Da Berlusconi nessun insulto, con me presente
"Sono andato a rendere omaggio a Fontana. Non ho sentito le sue parole, perché ero impegnato in una riunione ma saranno state di saggezza". Così Ignazio La Russa all’uscita da Montecitorio. "Con Berlusconi non ci siamo sentiti. Colgo l’occasione per assicurare che non mi ha rivolto nessuna parola ingiuriosa nei miei confronti, almeno quando ero presente. Non so quando me ne sono andato", ha concluso.
Ore 16.12 - Camera, ipotesi Zan vicepresidente "anti-Fontana"
In risposta all'elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera, nel Pd cresce l'ipotesi di schierare alla vicepresidenza Alessandro Zan, profilo diametralmente opposto a quello del leghista veneto. Zan infatti è il paladino della comunità Lgbtq+ e fu il padre del ddl contro l'omotransfobia (mai approvato ma sempre rivendicato dal Nazareno).
Ore 15.59 La Russa, appunti Berlusconi su Meloni? Dica che è un fake
"Io credo che il presidente Berlusconi dovrebbe dichiarare quello di cui io sono quasi certo, che quella foto è fake, però deve dichiararlo lui non lo posso dire io". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa a proposito dello scatto di un appunto con dei giudizi negativi su Giorgia Meloni. Il fondatore di FdI ha detto la sua interpellato dai cronisti mentre lasciava Montecitorio.
Ore 15.17 - Fontana atteso al Quirinale alle 18.30
Il neo-eletto presidente della Camera Lorenzo Fontana è atteso alle 18.30 al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo comunica con una nota la Lega.
Ore 15.02 - Pd e M5s disertano il brindisi per Fontana
Pd e M5s disertano il brindisi del neo-eletto presidente della Camera Lorenzo Fontana. È infatti tradizione a Montecitorio il fatto che subito dopo l'elezione il presidente ospiti per un brindisi i vicepresidenti uscenti e i rappresentanti di tutti i gruppi. Ma questa volta non si sono presentati né Debora Serracchiani del Pd né Francesco Silvestri del M5S. Presenti invece i rappresentanti del terzo polo e dei gruppi di maggioranza.
Ore 14.43 - Gli insulti di Rula Jebreal
Ancora lei, ancora Rula Jebreal e i suoi insulti. Su Twitter, la giornalista scrive: "Giorgia Meloni ha nominato il famigerato fascista La Russa (fondatore del suo partito) presidente del Senato italiano, e oggi ha nominato Fontana, uno sfacciato pro-Putin, omofobo, xenofobo, che si vanta di stretti legami con gruppi e partiti neonazisti violenti in Europa, come presidente della Camera". Il violento delirio è servito.
Ore 14.38 - Rampelli: "Forse scordate che..."
Aldo Cazzullo, nella sua diretta sms sul Corriere.it, dà conto delle parole di Fabio Rmapelli sul Fontana, appena eletto presidente della Camera: "Forse hanno dimenticato che noi di Fratelli d’Italia votammo Roberto Fico".
Ore 14.31 - Giorgia Meloni: Fontana ricoprirà ruolo con equilibrio e imparzialità
"Congratulazioni e auguri di buon lavoro al neo presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. Fratelli d'Italia lo ha votato convintamente e siamo certi che saprà ricoprire questo ruolo così prestigioso con senso delle Istituzioni, equilibrio e imparzialità". Così in una nota la leader di FdI e premier in pectore, Giorgia Meloni.
Ore 14.12 - Emiliano su Fontana: Erede sacra inquisizione
"Abbiamo fatto eleggere come nuovo presidente del Senato, La Russa, che un giorno ha detto in una trasmissione che siamo eredi del Duce e poi ha dichiarato guerra contro il Sud con l'autonomia differenziata". Così il presidente dem della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante l'evento 'Sky Tg24 live in' a Palazzo Vecchio. "Oggi invece - aggiunge Emiliano - il capolavoro di eleggere l'erede diretto della santa inquisizione, Fontana. Spara a dritto contro i diritti, le libertà, interferisce sulla famiglia, come se avesse il diritto di decidere lui cos'è l'amore", conclude Emiliano.
Ore 13.48 - Letta insulta Fontana
"Peggio di così nemmeno con L'immaginazione più sfrenata. L'italia, non merita questo sfregio. #Fontana". Lo scrive su Twitter Enrico Letta, segretario Pd, il quale de facto passa direttamente agli insulti contro il neo-presidente della Camera.
Ore 13.37 Fontana assente alla foto di gruppo
Dopo l'elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera, i parlamentari della Lega si sono prestati a una foto di gruppo fuori di Montecitorio con Matteo Salvini, ma senza il neo eletto. "Non vi preoccupate - ha assicurato il leader del Carroccio - Fontana è con noi in spirito". Poi rivolgendosi ad alcuni cronisti e commentando il discorso di insediamento del collega a Montecitorio, Salvini ha osservato sornione: "Beh, dovreste essere contenti, avete mai sentito in un solo discorso citare tanti santi?".
Ore 13.24 Pd: primo a festeggiare è Putin
"Per l'elezione di Fontana il primo a festeggiare è Vladimir Putin, alla faccia della tanto sbandierata continuità e della presunta svolta moderata raccontata da alcuni commentatori. La verità è che tra ieri e oggi si è consumato un ulteriore inquietante slittamento a destra". È quanto si apprende da fonti del Nazareno. "Il Pd ha fatto una campagna elettorale di contrapposizione forte verso questa stessa destra, denunciando i rischi di una deriva che era prevedibilissima già prima del voto. Siamo stati gli unici a farlo. La realtà di queste ore si è incaricata di dimostrare che avevamo ragione e che serviva una campagna durissima. Come durissima e intransigente sarà la nostra opposizione a partire da oggi", concludono i democratici.
Ore 13.12 - Zaia: bene Fontana e l'autonomia
"Ho ascoltato con attenzione il discorso d'insediamento del Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e devo dire che è partito con il piede giusto sul fronte dell'autonomia, citando il Presidente Mattarella e anche quella che è una riforma prevista dalla Costituzione, e non un atto sovversivo come qualcuno si ostina ancora a descrivere": queste le parole di un soddisfatto Luca Zaia, governatore del Veneto, per l'elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera.
Ore 12.58 - Fontana: Omologazione strumento dei totalitarismi
"Il Parlamento non deve cedere all'omologazione che è uno strumento dei totalitarismi": così Lorenzo Fontana nel discorso dopo l'elezione a presidente della Camera.
Ore 12.45 - Fontana: La grandezza dell'Italia è la diversità
"La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l'hanno formata e l'hanno fatta grande: la grandezza dell'Italia è la diversità. Interesse dell'Italia è sublimare le diversità". Lo afferma il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana nel suo intervento dopo la proclamazione.
Ore 12.39 - Salvini: FI? Alle consultazioni insieme
"Uno a zero palla al centro: abbiamo eletto presidente del Senato e della Camera al primo voto". Così il leader della Lega Matteo Salvini intercettato dai cronisiti in Transatlantico. A chi gli chiede dell'ipotesi che Forza Italia vada da sola al Quirinale risponde che "andremo alle consultazioni insieme", tranchant.
Ore 12.32 - Centrosinistra non applaude Fontana
Anche alla fine del discorso di Lorenzo Fontana solo il centrodestra applaude in piedi. Nessuno dei deputati di centrosinistra si unisce all'applauso: un'altra vergogna, dopo lo striscione di insulti apparso in aula.
Ore 12.31: Fontana, "Valorizziamo le diversità con le autonomie"
"La ricchezza dell'Italia è nella proprie diversità, e dobbiamo fare di tutto per valorizzare queste diversità, anche attraverso la promozione delle autonomie. L'Italia deve dare forza alla propria peculiare natura senza omologarsi a realtà estere monolitiche e a culture che non diversificano. La diversità non è rottura o indice di superiorità ma espressione di democrazia e rispetto della storia". Così Lorenzo Fontana, nuovo presidente della Camera, nel suo primo discorso.
Ore 12.03: Lorenzo Fontana eletto presidente della Camera
Quando i "contatori" dello scrutinio segnalano che Lorenzo Fontana ha superato il quorum di voti richiesto per essere eletto presidente della Camera, applaudono solo i deputati del centrodestra. Alla fine, il leghista ottiene 222 voti. Mancherebbero, dunque, 15 voti dal fronte del centrodestra che conta su 237 seggi.
Ore 11.59: Meloni "appostata in alto nell'emiciclo"
Piccola pausa in aula alla Camera per Giorgia Meloni sin qui attentissima a seguire il voto per il nuovo presidente. La premier in pectore si è spostata in alto nell'emiciclo, in uno scranno più appartato, per un faccia a faccia di qualche minuto con il deputato di Fdi Tommaso Foti, che si è accomodato al suo fianco. Il tempo di una fitta chiacchierata, di un abbraccio finale e la Meloni è tornata al suo posto.
Ore 11.38: Lungo colloquio Fascina-Tajani
Durante lo spoglio delle schede per l'elezione del presidente nell'Aula della Camera lungo colloquio tra Marta Fascina e Antonio Tajani di Fi. Tajani è in piedi, Fascina è seduta nel suo scranno.
Ore 11.08 - Provenzano(Pd): Con Fontana è gara di estremismo
"Dopo La Russa al Senato la destra alla #Camera propone #Fontana. Hanno scambiato l'elezione della seconda e della terza carica dello Stato per una gara di estremismo. Noi votiamo Maria Cecilia Guerra": queste le parole del vicesegretario del Pd Peppe Provenzano su Twitter.
Ore 10.53 Salvini-Bossi, incontro nel cortile della Camera
Matteo Salvini e Umberto Bossi si sono incontrati nel cortile di Palazzo Montecitorio. Con il segretario leghista il fondatore della Lega anche Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti, oltre al figlio di Bossi, Renzo. "Oggi è buona, i numeri dovrebbero esserci", ha affermato Salvini prima di mandare a chiamare anche Lorenzo Fontana, il nome indicato dalla Lega per la presidenza della Camera.
Ore 10.42 - "Scrivete Lorenzo"
"Mi raccomando, scrivete il nome, Lorenzo". I leghisti alla Camera istruiscono i colleghi deputati del centrodestra: sulla scheda per l'elezione del presidente della Camera bisogna scrivere sia il nome che il cognome, Lorenzo Fontana. Questo perché tra i nuovi eletti c'é piu' di un Fontana, si tratta della deputata Ilaria, eletta nelle liste del M5s. È stato lo stesso presidente provvisorio, Ettore Rosato, ad avvio della quarta votazione, a specificare di indicare anche il nome e non solo il cognome nell'esprimere la proria preferenza. Dunque, i leghisti si sono mossi di conseguenza: "Mi raccomando, scrivete bene anche il nome, Lorenzo Fontana".
Ore 10.39 - Salvini: Fontana estremista? Ma va...
Lorenzo Fontana è pro-Putin e omofobo? "Ma va...". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, risponde ai cronisti nel cortile di Montecitorio.
Ore 10.29 - Camera, rimosso striscione contro Fontana
"No ad un presidente omofobo". Questo lo striscione che è stato innalzato nell'Aula della Camera all'avvio del quarto scrutinio, al termine del quale dovrebbe essere eletto il leghista Lorenzo Fontana alla guida di Montecitorio. Il presidente provvisorio, Ettore Rosato, ha subito chiesto ai commessi di rimuovere lo striscione.
Ore 10.23: Conte, "M5s voterà Cafiero De Rao"
"Il M5s voterà Cafiero De Rao" alla presidenza della Camera. Lo ha detto il presidente M5s Giuseppe Conte al termine dell'assemblea dei deputati Cinque Stelle.
Ore 10.03: Sardoni, "perché il Pd ha scelto la Guerra"
A Omnibus, su La7, Alessandra Sardoni (cronista politica del TgLa7 di Mentana) dà una sua lettura della scelta del Pd di candidare Maria Cecilia Guerra alla presidenza della Camera: "Non escluderei che lo abbiano fatto perché grazie al doppio nome possano pesare i voti delle correnti".
Ore 10.01: Conte, "Guerra? Noi siamo per la pace..."
"Guerra? Lo sapete che noi siamo per la pace". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte, rispondendo ai cronisti sulla possibilità di votare Maria Cecilia Guerra -nome proposto dal Pd - come presidente della Camera. "Ora - ha aggiunto - siamo in riunione". È dunque probabile che la scelta arrivi al termine dell'incontro dei deputati 5 stelle, ora in corso negli uffici del partito.
Ore 9.51: Letta, "il Pd propone Maria Cecilia Guerra"
"Tra ieri e oggi abbiamo cercato un nome condiviso che potesse andare anche oltre il nostro schieramento. Ho tenuto contatti con gli altri su un profilo autorevole e un nome il meno divisivo possibile. Questo nome è quello di Maria Cecilia Guerra". Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta alla riunione con i deputati dem. "L'ho comunicato alle altre opposizioni. Non so se saremo in grado di avere il consenso di tutti, alcuni segnali sono stati positivi, ma è stata una mossa nell'interesse collettivo. Questa proposta deve trovare il consenso di tutti noi, dobbiamo dimostrare compattezza. In questo momento bisogna essere uniti e determinati", aggiunge Letta.
Ore 9.25: Tajani, "Forza Italia voterà Fontana"
"Forza Italia voterà Lorenzo Fontana come Presidente della Camera dei deputati". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia
Ore 9.01: Orfini, "pensavo nessuno peggio di La Russa ma sbagliavo"
"Quando ho visto che al Senato la candidatura del centrodestra era La Russa, ho pensato che almeno a noi alla Camera difficilmente sarebbe toccato di peggio. Mi sbagliavo". Lo scrive su Twitter il deputato Pd Matteo Orfini commentando la probabile elezione del leghista Lorenzo Fontana.
Ore 8.45: Boldrini, "Fontana putiniano contro i diritti"
Lorenzo Fontana "certamente è un personaggio politico che si è distinto per le sue idee contro i diritti civili delle donne. Una figura putiniana. Non credo possa rappresentare tutta la Camera". Così Laura Boldrini prima di entrare alla Camera dei deputati dove oggi si voterà il presidente.
Ore 8.07: Pd, "un nome per Montecitorio"
Per evitare un La Russa-bis, il Pd "medita di indicare un nome per Montecitorio già alla prima votazione di domani", scrive il Corriere della Sera. Quasi impossibile una strategia comune con il Terzo Polo e il Movimento 5 Stelle. Gli uomini di Giuseppe Conte temono di "venire tagliati fuori dalla scelta dei presidenti di Copasir e Vigilanza Rai, che spettano alle opposizioni", sottolinea ancora il Corsera, secondo cui "per la vicepresidenza del Senato i rumors danno in pole Stefano Patuanelli.
Ore 7.54: Renzi, "io non c'entro nulla"
Matteo Renzi è euforia pura. Il leader di Italia Viva è in sollucchero per il centrodestra di governo che traballa di fronte al primo banco di prova: l'elezione di Ignazio La Russa per il più alto scranno di Palazzo Madama e l'ira funesta di Forza Italia, tagliata fuori. "Se io orchestrassi un'operazione del genere, - spiega al Messaggero - la rivendicherei. Di più: andrei all'incasso". Magari ci va, all'incasso. "No, io non c'entro nulla, questa è una resa dei conti tutta interna al centrodestra".