Luigi Di Maio, dal Pd l'accusa più imbarazzante: "La colpa è sua"
Alessia Morani è un fiume in piena. In un'intervista a ilGiornale di fatto spiega quali sono i motivi che hanno portato a una sconfitta "catastrofica" il suo Pd. Parole pesanti quelle dell'ex parlamentare dem che non è riuscita a salvare il posto in Parlamento. La critica contro la linea di Letta è chiara. La Morani lo accusa di aver sventolato la bandiera dell'anti-fascismo solo per colpire la principale avversaria durante la campagna elettorale mettendo poi da parte la retorica anti-meloniana il giorno dopo il voto. Una affondo di quelli che pesano che mette in discussione tutta la campagna elettorale del Nazareno fondata e costruita mattone dopo mattone su insulti per l'avversario.
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Ma nel mirino della Morani ci finisce anche Luigi Di Maio, leggete bene questa frase: "Abbiamo avuto una linea confusa e ondivaga: da Conte punto di riferimento progressista a mai con chi ha tradito Draghi a fare alleanze con chi come Fratoianni era contro Draghi e persino contro Finlandia e Svezia nella Nato, e con quel bravo ragazzo di Di Maio che con la sua scissione ha affrettato la crisi. Dal campo largo siamo passati al camposanto".
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Insomma secondo la Morani la mossa di Gigino ha accelerato la disintegrazione del governo e dunque il ritorno alle urne. Un ritorno ai seggi a cui il Pd è arrivato totalemente impreparato e con una strategia che ha semplicemente fatto lievitare i voti per la Meloni. Insomma in casa dem è tempo di riflessioni, ma di sicuro la Morani può dormare sonni tranquilli. Lei e Di Maio in Parlamento non si incontreranno più.